La perdita di biodiversità è una minaccia maggiore del cambiamento climatico
Qual è il ruolo della finanza?
Una ricerca condotta in Olanda ha individuato 81 miliardi di euro di prestiti forniti da istituzioni finanziarie olandesi a settori ad alta emissione di azoto, e un’esposizione di 28 miliardi di euro ad aziende che operano in regioni protette o ad alto valore di conservazione (Hcv) e che si confrontano con potenziali rischi di costi irrecuperabili. Questo è un esempio dell’interconnessione tra le istituzioni finanziarie olandesi e internazionali e i settori a elevati livelli di emissioni che minacciano la biodiversità. Da una parte, ciò conferma il loro ruolo negativo nel raggiungimento dei limiti planetari dell’incertezza. Dall’altra, mette in luce i rischi che questi soggetti corrono se la legislazione o il comportamento dei consumatori su questo fronte dovessero cambiare. Sia le imprese che le autorità di regolamentazione hanno un ruolo enorme da svolgere nel modificare i paradigmi che stabiliscono chi deve pagare per le esternalità create dal normale svolgimento dell’attività.
Molti investitori si concentrano attualmente sul cambiamento climatico e sullo sviluppo di indicatori per misurare, gestire e monitorare i rischi e le opportunità climatiche nei loro portafogli. Tuttavia, dato il crescente volume di prove riguardo alle notevoli ricadute che proverranno dalla perdita di biodiversità a livello globale, riteniamo che si dovrebbe fare uno sforzo maggiore per misurare l’impatto dei portafogli sulla biodiversità. Nei Paesi Bassi, diversi investitori sotto la guida di Asn Bank stanno collaborando allo sviluppo di tali indicatori tramite la Partnership for Biodiversity Accounting Financials (Pbaf). Il loro obiettivo è quello di creare un quadro di riferimento per le istituzioni finanziarie che permetta di considerare e affrontare l’impatto sulla biodiversità dei portafogli investiti in diverse asset class. Inoltre, all’inizio di quest’anno Robeco ha avviato un tema di engagement sulla biodiversità. Uno dei principali fattori che contribuiscono alla perdita di biodiversità è il cambiamento di destinazione d’uso del suolo, che è dovuto in gran parte alla produzione di commodity agricole. Pertanto, il nostro engagement si concentrerà sull’impatto sulla biodiversità che deriva dalla deforestazione legata a cinque prodotti agricoli ad alto rischio: cacao, gomma naturale, soia, carne di manzo, legname e pasta di legno tropicale.
Il 25 settembre, in occasione della 75a Assemblea Generale delle Nazioni Unite, durante il Nature for Life Hub, viene lanciato il Finance for Biodiversity Pledge. Le organizzazioni che hanno sottoscritto il documento, tra le quali Robeco, si sono impegnate a proteggere e ripristinare la biodiversità attraverso le loro attività finanziarie ed i loro investimenti. Ulteriori informazioni sul Biodiversity Pledge sono disponibili sul sito https://www.financeforbiodiversity.org.
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