Sabaf, crescita organica e M&A per cavalcare la ripresa post Covid

Il primo semestre 2020 ha visto una sostanziale tenuta dei risultati di Sabaf pur in un contesto straordinario come quello causato dalla pandemia, assistendo poi a un boom degli ordini a partire da luglio. In tale scenario, il gruppo ha confermato la propria strategia basata sui due filoni della crescita organica e per linee esterne, forte di una solida struttura patrimoniale che ha consentito di confermare gli investimenti a sostegno dei piani di sviluppo. Ecco di seguito l’analisi fondamentale su Sabaf di Market Insight.

        1. L’Ad di Sabaf, Pietro Iotti, delinea le priorità strategiche
        2. La crescita organica: segnali di ripresa a livello globale
        3. L’attività di M&A
        4. Solidità finanziaria e crescita sostenibile
        5. I risultati del primo semestre 2020
        6. Lo scenario dei prossimi mesi: forte ripresa degli ordini da luglio
        7. Borsa

“Crescita organica attraverso innovazione dei prodotti e accordi di partnership con i grandi player del settore degli elettrodomestici, intensa attività di M&A per rafforzarsi nei settori in cui già operiamo o in settori limitrofi al core business, ampliamento del footprint industriale”.

Sono queste, dichiara l’Amministratore delegato di Sabaf, Pietro Iotti, le priorità strategiche su cui il gruppo continua a lavorare in linea con le indicazioni fornite nel piano industriale, per essere un leader sempre più globale nel settore delle componenti per la cottura a gas (rubinetti e bruciatori), cerniere e componenti elettronici per elettrodomestici.

La pandemia di Covid-19, infatti, ha solo momentaneamente ritardato i piani di sviluppo della società, che si prepara ora riprendere il proprio percorso di crescita forte di un modello di business che ha consentito una tenuta dei risultati pur in un contesto eccezionale come quello causato dalla crisi sanitaria.

Nel primo semestre 2020 i ricavi di Sabaf sono aumentati del 4,5% a 78,2 milioni grazie soprattutto al contributo di C.M.I, consolidata nella seconda parte dello scorso esercizio. A fronte dell’inevitabile contrazione organica dei volumi (-12,5% i ricavi a parità di perimetro), il gruppo è riuscito comunque a mantenere un Ebitda margin al 17%, anche grazie alle azioni volte a migliorare l’efficienza.

Il tutto senza riscontrare particolari criticità da un punto di vista della solidità finanziaria, come dimostra la decisione di mantenere inalterati i Capex previsti per quest’anno pari a 13-14 milioni e la distribuzione di dividendi per 4 milioni.

Il gruppo continua dunque a investire per aumentare la capacità produttiva al fine di soddisfare la crescente domanda, che a partire da luglio ha visto una forte accelerazione degli ordini con segnali di ripresa in tutti i principali mercati di sbocco.

Parallelamente, Sabaf prosegue anche lo scouting sul mercato per opportunità di M&A volte soprattutto alla diversificazione prodotto, al fine di permettere al gruppo l’ingresso in settori contigui al core business con target ben delineati, rappresentati da società a gestione imprenditoriale con redditività elevata e a multipli non diluitivi, garantendo la massimizzazione della creazione di valore.

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