Bond, le nuove emissioni governative e corporate della settimana

Anche se il Covid condiziona la nostra vita e i mercati finanziari, stiamo per entrare nella “zona calda” delle elezioni presidenziali Usa, con i faccia a faccia televisivi dei candidati. Le schermaglie soprattutto in materia economica sono in primo piano e le promesse elettorali accendono l’attenzione degli analisti. Se da un lato Trump ha sospeso i negoziati di stimolo fiscale con l’opposizione al dopo elezioni, pur proponendo nuovi aiuti al settore aereo. Il mercato comincia a credere che Biden la spunterà e che questo si tradurrà in una politica fiscale più accomodante; inoltre dovrebbero trarre beneficio i mercati asiatici che non avrebbero più alla Casa Bianca, almeno in linea di principio iniziale, un presidente ostile.

Le banche centrali continuano ad avere un ruolo di primo piano nella guida economica del momento, infatti l’interpretazione del numero uno della Bundesbank, Weidmann, relativamente all’appropriata “per ora” politica della Bce, ha aperto il dibattito sul significato del “per ora”, che potrebbe voler dire che in caso di peggioramento della situazione in Europa per l’aggravarsi della pandemia, la Bce potrebbe cambiare in senso ulteriormente accomodante. Stando ad alcuni report, nuovi stimoli potrebbero essere implementati a dicembre, quando la banca rivedrà le sue attuali proiezioni.

Sull’altro fronte, le minute della Fed, diffuse mercoledi sera, ci hanno consegnato la fotografia di un board spaccato. Dopo essersi mostrato compatto, ad agosto, nell’annunciare uno storico cambio di passo sull’inflazione, a settembre il Fomc è tornato a dividersi su quale metodo usare per applicare i nuovi principi nella pratica. Le dissonanze nel dibattito tra i banchieri centrali Usa, riflettono la totale incertezza in cui naviga l’economia, appesa all’evoluzione della pandemia. La banca centrale potrebbe implementare in futuro il suo programma di acquisto di bond, al momento, più che sul lato monetario necessitano interventi sul fronte fiscale, che però saranno probabilmente fermi fino al post elezioni.

Le nuovi emissioni di bond governativi sotto la lente

Sul fronte governativo è stata una settimana priva di aste, ma il Tesoro ha effettuato un’operazione di concambio telematico in cui sono stati offerti fino a due miliardi di euro del Btp settembre 2033, cedola 2,45%. Ad essere riacquistati sono stati cinque titoli con scadenze 2021 e 2023. Per la prossima settimana sono previste le aste di medio-lungo, con il Tesoro che dovrebbe proporre fino a quattro miliardi in un nuovo Btp a cinque anni con scadenza gennaio 2024, inoltre ci sarà la riapertura del Btp a sette anni settembre 2027 e quella del trentennale settembre 2050.

Lo spread contro Bund rimane in area 130 con rendimento del nostro decennale in area 0.8%.

I titoli della Spagna hanno stretto ancora, con rendimento del Bonos decennale al 0.2%, grazie alla notizia che non vi saranno più offerte di titoli “via syndicate” nel corso del 2020, riducendo anche del 12% la necessità di emettere titoli, rispetto ai precedenti target.

Il programma della Commissione UE contro la disoccupazione Sure verrà finanziato interamente tramite “social” bond, con 30 miliardi di euro di emissioni previste entro la fine dell’anno. Il finanziamento del programma Sure, dal valore di 100 miliardi di euro, è considerato un test per il più ampio Recovery fund le cui emissioni sono previste nel 2021.

Lo Stato del North-Rhine Westphalia (NRW), con rating Aa1/AAA, ha collocato un’ obbligazione senior in euro dell’importo di 2.4 miliardi  di euro. Il titolo (Isin DE000NRW0ML8)  non ha cedola,  scadenza il 12 ottobre 2035 e prezzo di emissione 99.521, equivalente a un rendimento di 7 punti base sulla curva midswap. Circa 6.4 miliardi di euro gli ordini raccolti nella fase di collocamento e questo ha permesso di ridurre lo spread a sette punti base rispetto ai 10 punti iniziali.  Lotto minimo di mille euro con multipli di mille.

Continua la corsa dei land tedeschi a finanziarsi sul mercato primario sfruttando i costi molto bassi:  lo Stato della Bavaria con un miliardo di euro sulla scadenza gennaio 2035, cedola 0.01% e Isin DE0001053593; lo Stato della Sassonia con 500 milioni sulla scadenza ottobre 2027, cedola 0.01% e Isin DE0001789295. Le due obbligazioni senior hanno rating AAA e lotto minimo di negoziazione di mille euro con multipli di mille.

La Repubblica della Slovenia è pronta a collocare nuove obbligazioni senior, sfruttando così il momento di mercato favorevole. Rating A3/AA-.

Le nuove obbligazioni corporate sotto i riflettori

Sul fronte corporate, nomi nazionali in primo piano dopo il successo del deal Campari della scorsa settimana.

ENI ha emesso con successo martedi due obbligazioni perpetue ibride e subordinate per un controvalore complessivo di tre miliardi. Altissima la domanda, con ordini per 14 miliardi, arrivati principalmente da Regno Unito, Italia, Francia e Germania. E’ stata la più grande emissione di bond ibridi per il corporate italiano sino ad oggi. Il primo titolo da 1,5 miliardi  (Isin XS2242929532)  prevede un periodo “non-call” di cinque anni e tre mesi, cioè fino alla prima data di reset del 13 gennaio 2026. La cedola fino ad allora sarà pari al 2.625% fisso annuale. Il prezzo di emissione è stato 99.403.  La seconda obbligazione da 1.5 miliardi  (Isin XS2242931603) è  anch’essa perpetua, ibrida e subordinata con periodo non-call” di 9 anni. E’ stata emessa con prezzo di re-offer di 100 e cedola 3,375% fino al 13 ottobre 2029, data di esercizio della call da parte di ENI. La guidance per la prima tranche, callable a partire dal 13 ottobre 2025, è stata rivista al 2,75% dopo prime indicazioni in area 3,25% poi riviste a 2,875%/3%, mentre il rendimento della seconda, callable dal 13 luglio 2029, è pari al 3,375% dopo le prime indicazioni in area 3,875% successivamente riviste a 3.5%/3.625%.  Rating delle obbligazioni Baa3/BBB e lotto minimo di 100mila euro con multipli di mille. I prezzi di entrambe sul grey market non saliti mediamente di un punto.

Il gruppo SEA, l’operatore aeroportuale della città di  Milano,  si è finanziato sul mercato per mantenere la liquidità in attesa di riprendere a pieno regime l’operatività duramente colpita dalla pandemia che vede nel settore viaggi uno dei più colpiti. Nello specifico i 300 milioni dell’emissione in euro (Isin XS2238279181) sono stati collocati al  3.50% con scadenza nell’ottobre 2025, prezzo 100, taglio minimo 100mila euro con multipli di mille. L’obbligazione non ha rating.

Belfius Bank, compagnia bancaria e assicurativa belga, sta collocando un’obbligazione senior preferred (Isin BE6324720299)  dell’ammontare di 500 milioni di euro. Prime indicazioni di rendimento in area 70 punti base sopra il tasso midswap corrispondente. Scadenza dell’obbligazione fissata al 15 ottobre 2025, rating A1/A- e lotto minimo 100mila euro con multipli di 100mila. Gli ordini hanno raggiunto 2.2 miliardi di euro, il rendimento è stato così abbassato a 48 punti base sul tasso midswap.

La casa automobilistica svedese Volvo ha emesso il suo primo green bond. L’obbligazione ha raccolto 500 milioni di euro, la data di regolamento del bond è stata fissata per il 7 ottobre, mentre la scadenza sarà ottobre 2027, a fronte di una cedola fissa annua del 2,50%, relativamente allettante per una scadenza a sette anni. Gli ordini hanno ammontato a 2,5 miliardi, cinque volte superiori l’importo offerto. Isin XS2240978085, taglio minimo 100mila euro con multipli di mille e rating Ba1/BB+.

CNH Industrial ha completato l’offerta di un prestito obbligazionario da 500 milioni di dollari, con cedola all’1.875%, scadenza nel 2026 e prezzo pari a 99.7617. I titoli senior pagheranno interessi semestralmente il 15 gennaio e il 15 luglio di ogni anno a partire dal 15 gennaio 2021. Taglio minimo retail da 2mila dollari con multipli di mille, Isin US12592BAL80 e rating Baa3/BBB/BBB-.

Pierer Industrie (senza rating), un gruppo di investimento industriale austriaco nel settore automobilistico principale produttore europeo di “veicoli a due ruote”, meglio noto col marchio Ktm, ha dato mandato a un gruppo di banche di organizzare degli incontri con investitori internazionali del reddito fisso, l’obiettivo è quello di emettere una nuova obbligazione, rumour di un bond a sette anni e mezzo.

Societe du Grand Paris è l’entità istituita nel 2010 dal governo francese per costruire e fornire la rete di trasporto “Grand Paris Express“, che rappresenta un’espansione significativa e di vasta portata della rete metropolitana e ferroviaria esistente nell’Île-de-France, la regione intorno a Parigi, ha annunciato il collocamento nei prossimi giorni di due obbligazioni green con scadenza a dieci e a 40 anni.

A cura di Carlo Aloisio, senior broker

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