Wall Street ritrova i massimi

Ottava positiva per i principali listini internazionali, con Wall Street balzata ai nuovi massimi da 17 mesi dopo che la Fed, in linea con le attese, ha bloccato l’attuale status quo di politica monetaria con tassi di riferimento prossimi allo zero ed ha mantenuto la sua promessa di tenerli bassi per un periodo duraturo. Un simile orientamento ha finora sostenuto i corsi delle borse, dal momento che l’elevata quantità di fondi a buon mercato incoraggia i flussi di investimento in direzione di assets a maggior rischio e rendimento. A sostenere l’azionario hanno inoltre contribuito la decisione di S&P’s di confermare la propria valutazione sul rating greco, contestualmente rimosso dalla lista di rating watch, e le notizie positive arrivate da Intel e da General Electric. La prima ha beneficiato della presentazione dei nuovi chip e delle indiscrezioni relative ad una possibile revisione al rialzo delle stime di Eps sostenendo il comparto dei semiconduttori, mentre la seconda ha dichiarato di aspettarsi una crescita di utili e dividendo nel 2011.

Sotto i riflettori i titoli finanziari dopo che ad inizio settimana il presidente della commissione bancaria del Senato, il democratico Christopher Dodd, ha presentato l’attesa proposta di legge per riformare il sistema finanziario americano. Il piano prevede la creazione di un’agenzia a protezione del consumatore presso la Federal Reserve. L’agenzia avrà il potere di scrivere le regole a tutela del consumatore e imporne l’adozione alle banche con oltre USD10,0 mld di assets, agli operatori del mercato dei mutui e a grossi istituti non bancari come le assicurazioni. La Fed non avrà autorità sull’agenzia ma le verranno assegnati nuovi poteri nei confronti di istituti finanziari diversi dalle banche. Gli istituti più grossi dovrebbero contribuire a un fondo da USD50,0 mld che sosterrà parte dei costi di liquidazione futuri. Gli hedge fund che gestiscono oltre USD100,0 mln dovranno registrarsi presso la Sec e fornire dettagli sulle proprie situazioni finanziarie. La riforma, che il senatore vorrebbe approvata entro l’anno, porrà dei limiti ai “folli pacchetti retributivi” e darà al presidente degli Usail compito di nominare quello della Federal Reserve di New York. Focus infine sul settore salute dopo che Goldman Sachs ha modificato il giudizio sul presupposto che la legge sulla riforma della sanità voluta dall’amministrazione Obama ha più del 50% di possibilità di passare. 

Articolo tratto dalla newsletter STRIKE! di Unicredit

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