L’Oracolo – Più soldi = felicità

La felicità…secondo alcuni è dovuta a fuggevoli momenti di euforia, secondo altri ad uno stato di serenità perpetua cui si giunge tramite ascetismo e meditazione, o anche attraverso l’uso costante di sostanze allucinogene.
La felicità è una pistola calda, secondo John Lennon, mentre secondo Albano è semplicemente mangiare un panino…va beh!
Secondo alcuni è l’amore, o il successo, la soddisfazione personale, l’amicizia, la generosità, la disponibilità verso il prossimo. Tutte balle!

Per fortuna la scienza ci studia impietosa come fossimo ranocchie da vivisezione e ci spiega che, in realtà, la felicità sono i soldi. Ma non avere i soldi in generale; averne più degli altri!
Fate una prova: chiedete ai vostri colleghi se preferirebbero avere 1000 euro in più al mese, nel quadro di un generale aumento degli stipendi, o preferirebbero averne 500, quindi la metà, ma esclusivamente a loro beneficio, come unico privilegiato dell’ufficio.
Secondo quanto emerso dalla ricerca, la maggioranza delle scimmie evolute che lavorano con voi, preferirebbe la seconda possibilità.

La felicità è legata al fatto di fare più soldi rispetto alle persone che consideriamo nostri pari, non ai nostri guadagni in senso assoluto.
Questa evidenza agghiacciante è emersa a seguito di una ricerca eseguita da alcuni ricercatori che hanno analizzato i dati di un sondaggio nazionale britannico condotto dal 1997 and 2004, al quale hanno risposto 80.000 persone dichiarando il loro livello complessivo di felicità.
Dopo aver determinato il livello di reddito di ciascuno di questi, gli studiosi hanno correlato la felicità con vari indicatori, come genere, livello di istruzione, età e area geografica di provenienza.
Attraverso questo procedimento hanno potuto determinare che un guadagno buono rispetto a quello dei pari è la chiave per la felicità.
Questo spiegherebbe in effetti molte dinamiche in vigore anche nel nostro paese, compresi fenomeni di divismo televisivo e soprattutto politico…ma che felicità?! Questa si che è vera tristezza!

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