Atlantia, avanti con lo spin-off di Aspi. Offerta vincolante di Cdp in arrivo il 28 ottobre?

Atlantia ancora negativa in Borsa mentre tiene banco ancora la partita con Cdp per la cessione dell’88% di Autostrade per l’Italia. La proposta formulata nei giorni scorsi da Cdp con i coinvestitori Blackrock e Macquaire prevede l’avvio di un processo che dovrebbe portare nelle prossime settimane alla formulazione di un’offerta economica, ma al tempo stesso contiene la richiesta ad Atlantia di rinviare l’assemblea del 30 aprile “congelando” quindi di fatto la possibilità di uno spi-off.

Tuttavia, vista la volontà di Autostrade di portare avanti, per il momento, il percorso “dual track”, sul tavolo del Cda potrebbe arrivare già il 28 ottobre un’offerta vincolante con un range molto ampio di prezzo soggetto agli esiti della due diligence non solo economica ma legale, assicurativa, tecnologica. E’ quanto riporta La Stampa, che cita una fonte vicina al dossier. In ogni caso, i proxy advisor Glass Lewis e Iss scrivono che la presentazione di un’offerta allettante da parte di Cdp (o di altri pretendenti) per la quota del gruppo in Aspi potrebbe mettere in discussione il piano per lo spin-off di Autostrade anche se avesse già ricevuto l’ok dell’assemblea degli azionisti, in programma il prossimo 30 ottobre.

Il veicolo costituito da Cdp con i due fondi per rilevare l’88% di Aspi, secondo i primi calcoli, può ipotizzare di accedere al debito per massimo 2-3 miliardi e in conseguenza di questo va calcolato l’equity necessario, riferisce Il Sole 24 Ore, aggiungendo che l’offerta vincolante sarà collegata, oltre che alla due diligence, al Piano Economico e Finanziario e alle eventuali modifiche che potrebbero essere apportate a valle del parere dell’Art e delle interlocuzioni con il ministero delle Infrastrutture.

E secondo il Corriere della Sera il principale rilievo dell’Autorità dei Trasporti al Piano Economico e Finanziario di Autostrade riguarda 1,2 miliardi di manutenzione “incrementale” necessaria per compensare le mancanze della gestione negli anni precedenti: il gruppo starebbe quindi ragionando sulla richiesta di modifiche al Pef, anche se Atlantia ha incluso 1,2 miliardi di investimenti non remunerati in tariffa nei 3,4 miliardi offerti in compensazione nella proposta di luglio.

Intanto i dati settimanali pubblicati dal gruppo indicano un calo annuo del 10,2% del traffico sulle autostrade italiane gestite da Autostrade per l’Italia, rispetto a una flessione del 10,4% registrata la settimana precedente. Per gli aeroporti di Roma il calo dei passeggeri è dell’83,6% rispetto a -82,6%.

Il quadro tecnico di Atlantia a Piazza Affari

Atlantia sta disegnando quella che, in gergo tecnico, si chiama “Three black crows” , ovvero “Tre corvi neri“, figura che in genere preannuncia un downtrend. In quest’ottica i prossimi obiettivi sono individuabili a prima a 13,685, dove il 14 ottobre era stato aperto un gap ribassita e poi in zona 13,20, dove passa il supporto dinamico ascendente di medio termine. Possibile inversione rialzista solo al superamento della resistenza statica di breve periodo a quota 14,70.

Il trend di Atlantia nel medio termine

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