Cresce il settore dei fondi immobiliari italiani che chiude il secondo semestre del 2009 con risultati ancora in progresso. Le rilevazioni registrate da Assogestioni e da Ipd indicano numeri in crescita per il patrimonio, l’attivo gestito, i flussi di raccolta e il numero di prodotti.
La raccolta del semestre si è chiusa a quota 691 milioni, in un anno supera abbondantemente il miliardo di euro. Il patrimonio si assesta a oltre 22 miliardi di euro, con un incremento rispetto a giugno 2009 del 7,9%.
Il numero complessivo di fondi operativi è pari a 154, di cui 12 sono stati lanciati nel corso del 2009. I nuovi fondi sono principalmente non speculativi destinati ad investitori qualificati: 11 costituiti mediante apporto e uno in modo ordinario. I Fondi Retail sono 23 e detengono asset per poco meno di 5,8 miliardi. Le attività sono in continua crescita e superano la quota dei 38,3 miliardi, con un incremento dell’8,4% in sei mesi e del 10,7% in un anno.
Al termine del semestre di riferimento l’81% dei fondi ha fatto ricorso alla leva. Rispetto al periodo gennaio-giugno il grado di utilizzo delle operazioni di finanziamento è in leggera diminuzione e passa dal 72,5%, rilevato a giugno 2009, all’attuale 69%. Il rapporto tra quanto ciascun fondo si è indebitato e quanto avrebbe potuto indebitarsi è maggiore per i fondi riservati, indebitati per circa il 72% delle loro possibilità. Per i fondi retail il livello è pari al 59% della quota ammissibile.
Per quanto riguarda l’asset allocation per destinazione d’uso è possibile evidenziare che gli investimenti del settore immobiliare avvengono in prevalenza in immobili adibiti “uffici”: 57,8% per i fondi retail e 49,9% per i fondi riservati. La seconda destinazione d’uso scelta da entrambe le categorie è ancora quella commerciale: 22,7% degli investimenti complessivi dei fondi retail e il 18% per quelli riservati. Al terzo posto per gli investimenti dei fondi retail si trova il settore della logistica con impegni pari al 6,4%.