Ftse Mib: timida reazione sul supporto in area 17.650 punti

L’indice FtseMib ha disegnato una candela long white che riconosce il supporto in area 17.650 punti. Come previsto nell’articolo di venerdì scorso è stata una settimana difficile con l’indice che ha lasciato sul terreno il 6.96%.

Una fotografia dei primi dieci mesi dell’anno, vede i prezzi sotto i valori di apertura del 2019. Ciò vuol dire che nelle prime 214 sedute del 2020 abbiamo “bruciato” il cospicuo rialzo realizzato l’anno scorso (+28.28%). Abbiamo assistito a ribassi feroci con sei Blue Chips importanti che hanno perso oltre metà del proprio valore: Bper Banca -66,49%, Saipem -65,39%, Leonardo  -60,88% Tenaris          -59,48%, Eni -56,59% Unicredit -50,84%. I 5 titoli migliori sono: Diasorin +63,34%, Amplifon +21,72% Recordati +18,42% Interpump Group +14,73% Inwit +12,91%.

Cosa ci aspetterà negli ultimi due mesi del 2020?

Nel brevissimo termine l’andamento dei prezzi sarà condizionato dall’esito delle presidenziali Usa in programma martedì. Nel medio periodo, invece, tutto dipenderà dall’evoluzione della pandemia: è fondamentale capire se la stagione natalizia è compromessa o ci sono margini per salvarla almeno parzialmente.

I titoli tecnicamente interessanti in ottica di breve termine

Exor ha disegnato una candela long white con volumi (i più elevati dal 15 settembre) che riconosce il supporto in area 43.5 euro. Possibile un tentativo di rimbalzo da questi livelli.

Anche Saipem ha disegnato una candela long white che esplode nei volumi e nella volatilità. Una chiusura confermata sopra 1.5 euro fornirà un interessante segnale di inversione.

Bper lascia sul terreno il 15.5% nelle ultime cinque sedute, riportandosi a contatto con il supporto psicologico a 1 euro. L’interruzione della serie di cinque massimi giornalieri decrescenti consecutivi, potrebbe innescare un repentino rimbalzo.

Leonardo mostra timidi segnali di reazione a contatto con il supporto psicologico dei 4 euro. Il problema è che (come evidente dal grafico elaborato con Big Short Hunter) le posizioni ribassiste dalle “mani forti” si riportano sui massimi degli ultimi sette anni con il 4.94% del capitale venduto allo scoperto. Attendiamo le ricoperture degli investitori istituzionali, per pianificare un ingresso.

Ci attendiamo grande volatilità su Ferrari in attesa della pubblicazione dei risultati. Lo spartiacque decisivo fra positività e negatività è rappresentato dai 150 euro.

Credem dopo una ripidissima discesa mostra interessanti segnali di reazione disegnando una candela long white che esplode nella volatilità e nei volumi (scambiate oltre 564 mila azioni). I minimi toccati venerdì a 3.15 euro potrebbero rappresentare un importante bottom di periodo.

A cura di Pietro Di Lorenzo, www.sostrader.it

 

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