Immobiliare bene rifugio contro il Covid: ecco dove si investe

Investimenti real estate sempre più presenti nei portafogli istituzionali. E’ ciò che ermerge dall’ultimo Real Assets Study di Aviva Investors, riportato dal sito specializzati Idealista.it, secondo cui nei prossimi 12 mesi, dati gli impatti economici della pandemia da Covid-19 sulle economie globali e sui mercati finanziari, il mattone attirerà sempre più capitali.

Real estate attraente per gli investitori

“Il Covid-19 ha avuto chiaramente un impatto immediato e profondo sul settore edilizio”, commenta Mark Versey, Chief Investment Officer, Real Assets di Aviva Investors. “Molti investitori hanno visto questi cambiamenti come l’accelerazione di trasformazioni strutturali già in atto. Gli investitori sono alla ricerca di opportunità generate da tali mutamenti, come la maggiore dipendenza dalle infrastrutture digitali da parte di coloro che lavorano a distanza e la crescente importanza degli asset logistici con l’espansione della domanda ecommerce”.

Dallo studio – basato sulle risposte di oltre 1.000 decision maker di assicurazioni e fondi pensione che rappresentano oltre 2mila miliardi di euro di patrimonio gestito – emerge che il 49% degli assicuratori e il 37% dei fondi pensione prevede di aumentare l’allocazione a favore di strategie di investimento in real asset.

Investimenti nel debito real estate

Alla domanda verso quale mercato real asset si aspettano di aumentare l’allocazione nei prossimi 12 mesi, sia assicuratori che fondi pensione (54% e 45%, rispettivamente) hanno identificato il reddito immobiliare a lungo termine come la loro asset class preferita. Oltre a ciò, gli assicuratori hanno sottolineato il desiderio di aumentare l’esposizione verso strategie di debito, in cui il debito in infrastrutture (48%), immobili (46%) e imprese non quotate (46%) beneficeranno di un aumento degli investimenti. I fondi pensione hanno espresso una posizione simile, prevedendo di aumentare l’esposizione al debito immobiliare (39%), a quello delle imprese non quotate (39%) e a quello infrastrutturale (37%).

Investire nello smart working

Nonostante il significativo numero di persone che continuerà a lavorare a distanza, inoltre, il 57% degli assicuratori e il 53% dei fondi pensione intervistati ritiene che il trend di lungo termine legato allo smart working rappresenterà la maggiore opportunità d’investimento in real asset. A ciò ha fatto seguito l’incremento dei datacentre (51% degli assicuratori, 43% dei fondi pensione), insieme alla crescita e al cambiamento nel settore della logistica, dove il 49% dei primi e il 43% dei secondi vede delle opportunità.

Investimenti in asset immobiliari Esg

In considerazione del ritmo con cui sta maturando l’integrazione dei criteri Esg nei mercati, poi, sia gli assicuratori (59%) che i fondi pensione (56%) considerano la trasparenza degli approcci d’investimento Esg come la caratteristica più importante da ricercare in un asset manager. L’inclusione della sanità nei portafogli è stata un fattore importante per il 55% degli assicuratori e per il 45% dei fondi pensione; sono stati considerati rilevanti anche gli investimenti nell’edilizia popolare (51% per i primi, 42% per i secondi) e nell’istruzione (rispettivamente 46% e 42%).

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