Fastweb e TI Sparkle non saranno commissariate

Fastweb e Telecom Italia Sparkle non saranno commissariate. A sorpresa, l’accordo con i pm titolari dell’inchiesta sulle frodi “a carosello” è stato trovato.
Fonti giudiziarie che hanno riferito la decisione a Fastweb hanno precisato che la procura di Roma, su istanza della difesa, ha revocato l’istanza di commissarimento. Salta così l’udienza davanti al gip di Roma Aldo Morgigni prevista per il prossimo 7 aprile.

Stefano Parisi, attuale ad di Fastweb, si è autosospeso: era questa una delle condizioni indicate dalla Procura. Al suo posto è stato nominato Carsten Schloter, che coprirà la carica temporaneamente. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Reuters sarebbe stato sospeso anche il chief financial officer Alberto Calcagno.

In una nota Fastweb riconferma la piena fiducia in Parisi e spiega di aver depositato – in base all’accordo – una “garanzia fideiussoria di 11 milioni di euro”, pari agli utili oggetto di contestazione nell’inchiesta, “per il caso in cui una sentenza definitiva dovesse ritenerli illecitamente percepiti”.
Secondo gli inquirenti, le indagini avrebbero portato alla luce una “organizzazione criminale” che realizzava attività economiche fittizie per svariati miliardi di euro al fine di ottenere crediti di imposta a vantaggio delle due società di tlc Fastweb e Telecom Italia Sparkle, che negano ogni addebito. I magistrati sostengono che il denaro frutto della frode fiscale venisse poi riciclato in diverse direzioni.

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