Wall Street – Salgono i trader, scendono i manager

Dopo che il mondo, alle prese con le sabbie mobili della crisi, ha puntato il dito contro i manager della finanza, ecco che anche gli incravattati di Wall Street cominciano a sentire il peso della recessione, ma non così tanto.
Non sono soltanto le famiglie, infatti, ad essere alle prese con la disoccupazione e con i gravi problemi che la crisi ha lasciato al suo passaggio perché, secondo il New York Times, anche gli amministratori delegati delle grandi società quotate sono più poveri.
Certamente questa categoria è atterrata su di un morbido materasso, e forse è di poca consolazione sapere che i compensi medi dei manager nel 2009 sono scesi del 15%, a quota 9,53 milioni di dollari.

A rivelarlo è stato uno studio condotto da Equilar, in base ai compensi di 200 a.d di quasi altrettante società con ricavi medi che si aggirano intorno ai 5,78 miliardi di dollari. Il calo degli stipendi è attribuibile ad una flessione del valore dei titoli e delle opzioni.
Insomma, busta paga più magra per i manager, bel lungi dall’essere privati dei super lussi di cui gode la categoria.
In cima al podio degli a.d più pagati torreggia Lawrence Ellison, numero uno di Oracle, con 84,5 milioni di dollari. Seguono Ray Elliot di Boston Scientific con 33,37 milioni di dollari, Ray Irani di Occidental Petroleum con 31,4 million, Mark Hurd di Hewlett-Packard con 24,2 milioni, James Hackett di Anadarko Petroleum con 23,51 milioni.
Per quanto riguarda invece l’amministratore delegato meno pagato, sorpresa tra le sorprese, troviamo Steve Jobs della Apple con un dollaro. Si, un dollaro, a cui si sommano 1,03 miliardi di dollari di titoli Apple.
Fra le banche John Stumpf di Wells Fargo è il più pagato con 18,76 milioni, mentre Vikram Pandit di Citigroup è il terzo meno pagato con un compenso di 128.751 dollari. L’ex a.d. di bank of America Kenneth Lewis ha ricevuto un compenso di 32.171 dollari. Lloyd Blakfein di Goldman Sachs ha incassato 862.657 dollari.

Quindi, mentre i Ceo si vedono privati di qualche briciola, un’altra categoria della finanza si rafforza alle loro spalle. Il taglio dei compensi degli amministratori delegati ha infatti distolto l’attenzione dalle buste paga dei loro sottoposti, che ne hanno approfittato.
I compensi e benefit dei trader, infatti, sono saliti nel corso dell’anno. Le 38 maggiori società finanziarie di Wall Street hanno sborsato complessivamente 140 miliardi di dollari, ovvero la cifra più alta mai pagata secondo Wall Street Journal, che ha sottolineato come i trader nel loro complesso avessero ricevuto 123 miliardi di dollari nel 2008 e 137 miliardi nel 2007.

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