L’ecommerce potrebbe risentire di un aumento dell’inflazione reale

Quest’anno il valore dei titoli del settore ecommerce è aumentato del 67% e non sembrano esserci segnali di fine di momentum. Tuttavia, l’aumento delle tariffe globali di trasporto dei container, che hanno superato dell’84% la media dei costi del 2011, e le sfide che stanno affrontando le spedizioni last mile fanno aumentare i costi di logistica per le società che operano nel settore ecommerce. I risultati trimestrali di JD.com e Zalando ne sono una dimostrazione, dati i loro margini Ebitda sotto pressione. Nel quarto trimestre potrebbero esserci delle sorprese negative che gli investitori non stanno considerando?

L’ultimo report del Centro Studi BG Saxo evidenzia che gli indici economici basati sul mercato non sembrano suggerire che ci sia inflazione, però, ci sono una serie di indicatori che dimostrano il contrario. Ad esempio, FedEx e Ups hanno recentemente avuto difficoltà di reperimento di un sufficiente numero di furgoni per le loro spedizioni last mile di pacchi provenienti da società di ecommerce, aumentati notevolmente in termini di volumi per effetto del Covid-19. Inoltre, l’indice che traccia le tariffe per le spedizioni di merci sulle principali rotte mondiali, utilizzando come riferimento la tariffa per i container da 40 piedi, ci indica che i costi sono aumentati considerevolmente: del 112% dai minimi di quest’anno, dell’84% sopra il livello medio del 2011 e sono superiori ai livelli massimi raggiunti nel 2012. Questa inflazione reale è anche accompagnata da un aumento del prezzo di alcune materie prime, come ad esempio il rame che, spostandosi in backwardation, ci suggerisce che i prezzi delle materie prime potrebbero salire ancora di più.

Alcune analisi riguardo alla struttura di prezzo di merci al dettaglio per la vendita online dimostrano che le spese per le spedizioni, per i resi e i costi di magazzino ammontano al 10% del prezzo totale. Assumendo che le spedizioni gratuite e i resi impattino per il 7% i ricavi di una società che vende i propri prodotti online, un raddoppiamento di questi costi potrebbe avere un impatto rilevante sul suo margine di profitto lordo. Grazie all’incremento dei volumi di vendita, sia JD.com sia Zalando sono riuscite a migliorare la propria marginalità nel terzo trimestre rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’Ebitda margin di JD.com è salito dal 3,1% al 3,8% mentre quello di Zalando dal 2,6% all’8,5%.

È, tuttavia, realistico aspettarsi un aumento del margine nel quarto trimestre date le questioni relative alle società di trasporti e il rincaro delle spedizioni internazionali? Se anche i prezzi delle materie prime dovessero salire, allora l’intera catena di approvvigionamento globale potrebbero risentire delle ripercussioni di un aumento dei costi.

Un’altra politica di stimolo potrebbe creare maggiore inflazione?

Se gli investitori osservassero esclusivamente i mercati finanziari non penserebbero che l’inflazione sia imminente. Ma, se si osserva l’economia reale, si possono individuare tanti piccoli indizi che suggeriscono che l’inflazione è ormai alle porte. La pandemia ha determinato notevoli trasferimenti monetari all’interno della società, attraverso politiche di deficit fiscale a sostegno della domanda e, nel frattempo, ha creato un eccesso di risparmio tra le famiglie.

Al momento, gli indicatori leading e le notizie sui vaccini ci indicano un ritorno alla normalità a partire dal 2021, invece, gli indicatori lagging mostrano una situazione di deterioramento del mercato del lavoro e di società messe sotto pressione. Spesso, la classe politica reagisce considerando questi ultimi indicatori, motivo per cui i vari policy maker del mondo potrebbero commettere lo sbaglio di adottare ancora politiche espansive e di supporto economico. Come conseguenza degli effetti lagging, nel modo in cui ci suggeriscono i dati empirici, l’economia si sta surriscaldando a causa delle pressioni sul lato della domanda, creando un feedback positivo sui prezzi, che potrebbe essere difficile da fermare nuovamente. Nel 2021 l’inflazione potrebbe essere una delle cose fondamentali da dover monitorare.

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