“Lo yuan è sottovalutato”, afferma l’inquilino della Casa Bianca, ma la replica di Pechino è immediata: “non agiremo sotto pressioni estere sullo yuan e non riteniamo che i problemi economici mondiali siano legati al suo tasso di cambio”.
In merito a questo argomento il vice ministro degli Affari esteri cinesi, Cui Tankai ha affermato che le pressioni estere sulla Cina “non sono giustificate”, poi aggiunge: “Non agiremo sotto pressione”.