“Entrando nel 2021, il mondo va incontro a un’incertezza maggiore rispetto agli anni passati. L’imprevedibilità del Covid-19 e l’incapacità degli Stati Uniti e di molti Paesi europei di mantenere la pandemia sotto controllo potrebbero portare a una maggiore divergenza della crescita tra le economie che possono riprendere una certa sembianza di normalità e quelle che avranno bisogno di un vaccino prima che la gente possa tornare alle proprie routine pre-pandemia”. E’ quanto afferma John Remmert, Senior Vice President and Lead Portfolio Manager di Franklin Equity Group. Di seguito la sua previsione sul 2021.
Superficialmente, ciò potrebbe suggerire una preferenza nel 2021 per società più concentrate sull’attività interna in Asia, ma ci attenderemmo che le società che servono il mercato globale in aree quali ecommerce, servizi per il cloud, ristrutturazioni delle abitazioni e servizi di pagamento, che durante la pandemia sono riuscite a prosperare, possano continuare a realizzare risultati brillanti indipendentemente dalla loro ubicazione.
La normalizzazione non sarà uguale per tutti
La pandemia globale ha dato il via a una drastica recessione globale, considerando che i lockdown imposti dai governi per limitarne la diffusione nella primavera del 2020 hanno gravemente sconvolto l’attività economica. Nonostante un supporto politico senza precedenti da parte dei governi e delle banche centrali, la Banca Mondiale prevede che la recessione sarà la peggiore in un arco di vari decenni, con una contrazione stimata del 5,2% dell’economia mondiale nel 2020.
L’anno che ci attende dovrebbe segnare una ripresa, ma questa non sarà uniforme. Riteniamo che l’andamento delle economie che hanno contenuto efficacemente la diffusione del coronavirus dovrebbe essere migliore rispetto a quelle che non vi sono riuscite. Economie importanti quali Australia, Cina e Giappone sono riuscite a contenere efficacemente la diffusione del coronavirus, ma secondo noi difficilmente la ripresa globale potrà accelerare senza una maggiore stabilizzazione dei tassi di contagi del Covid-19 negli Stati Uniti e in Europa.
Inoltre il ritorno di restrizioni ad esempio in Francia, Inghilterra e Germania potrebbe limitare ulteriormente l’attività economica per tutto l’inverno, fino a che non si potrà cominciare a contare con più fiducia su una stabilizzazione dei tassi di contagio. Nonostante le previsioni della Banca Mondiale di una crescita economica del 4,2% nel 2021,2 è difficile immaginare che in tale anno l’economia recuperi l’intero terreno perso durante la pandemia, e ci attendiamo che le previsioni si mantengano molto più incerte, considerando l’imprevedibilità delle prospettive per i casi di Covid-19 in un notevole numero di parti del mondo.
Una spinta dallo stimolo fiscale?
Il Congresso degli Stati Uniti potrebbe mitigare la volatilità nell’economia interna approvando un accordo per lo stimolo necessario. Mentre i risultati delle elezioni di novembre hanno dimostrato ancora una volta quanto sia polarizzata la politica statunitense, riteniamo che un accordo comprensivo sia ancora possibile, ma le sue dimensioni potrebbero essere inferiori a quelle che avrebbe avuto qualora la vittoria elettorale del partito democratico fosse stata più netta. Intanto la politica monetaria straordinaria della Federal Reserve degli Stati Uniti e di altre banche centrali continuerà ad essere lo strumento principale per sostenere l’economia globale.
Indipendentemente da questo, un vaccino sarà vitale per promuovere una ripresa economica più duratura, non solo negli Stati Uniti ma anche in Europa. I dati clinici preliminari di fase avanzata per almeno due candidati al vaccino indicano che sono entrambi sicuri ed efficaci. Altri studi clinici di fase avanzata sono in corso. Ma ci vorranno presumibilmente parecchi mesi per arrivare a una diffusione delle vaccinazioni tale da consentire alla gente di cominciare ad abbandonare il distanziamento sociale. I dati recenti relativi a certe terapie sono stati meno incoraggianti e potrebbero far aumentare la pressione sulla somministrazione di un vaccino efficace per far aumentare i tassi di crescita.
Mantenersi fedeli alle società orientate a una crescita secolare internazionale
Mentre le prospettive dell’economia globale sono ancora incerte, per noi è chiaro che le banche centrali e lo stimolo fiscale saranno fondamentali per mantenere stabili i mercati azionari nei prossimi mesi. È comunque probabile che molti investitori continueranno a preferire le azioni orientate alla crescita, fintanto che l’attività economica sarà ancora debole. Pur avendo visto segnali che potrebbero suggerire che una rotazione a favore del valore sia alle porte, riteniamo che si dovrebbe prima assistere a un aumento sostenuto dei prezzi del petrolio e dei tassi d’interesse, considerando l’orientamento a favore dei settori dell’energia e della finanza nei benchmark abituali del valore.
Secondo noi le società innovative orientate alla crescita con attività globali dovrebbero continuare a realizzare risultati brillanti nell’attuale contesto economico e del mercato. Abbiamo assistito a un’accelerazione di tendenze quali l’adozione dell’ecommerce e il cloud computing durante la pandemia, e prevediamo che persisteranno a lungo anche dopo la fine della pandemia. Inoltre le società che operano in aree quali le vetture a guida autonoma e la tecnologia “pulita” dovrebbero continuare a realizzare risultati brillanti in un periodo più lungo.
Continuiamo a sostenere che un portafoglio concentrato ma ampiamente diversificato, con particolare attenzione a società ben gestite con vantaggi durevoli rispetto alla concorrenza e buone prospettive di crescita possa offrire agli investitori risultati eccellenti indipendentemente dalla certezza o incertezza dei tempi.