Bond: le nuovi emissioni governative e corporate della settimana

Quello che è successo nel nostro Paese negli ultimi giorni ricalca la morale della favola di Esopo in cui il grido “al lupo, al lupo” era stato sempre un falso allarme e poi la volta in cui è stato autentico non fu preso in considerazione. Allo stesso modo, il disappunto di Renzi verso il Governo sembrava doversi scontrare con la possibilità che i suoi ministri uscissero dall’esecutivo, cosa che invece è capitata.

Al momento la reazione dei mercati è stata minima, prevalgono altre considerazioni a livello internazionale, come la transizione Usa, dati macroeconomici e prospettive di stallo economico per la ripresa della pandemia a livello internazionale. In ogni caso è un segnale importante rispetto ad altre situazioni viste in precedenza, in cui la situazione di crisi avrebbe alimentato una speculazione immediata sia sulla Borsa che sui titoli di Stato.

Su questo punto è stata una settimana estremamente importante, con lo spread risalito dai 115 punti ai 120 con un rendimento del nostro Btp decennale in area 0.64% dal 0.57% della scorsa. L’incremento del rendimento a 10 anni è stato il più consistente in una sola sessione da novembre e si è affiancato ad un ritorno al segno più sul tasso a cinque anni per la prima volta da due mesi. Gli investitori monitoreranno con grande attenzione l’evolversi della situazione politica, anche se il mercato continua, comunque, a far fede nella sponda Bce.

Le nuove emissioni di bond govenrativi sotto la lente

Sono riprese le aste del Tesoro ed in questa prima tornata sono stati collocati sette miliardi di BOT a 12 mesi con rendimenti in crescita rispetto a un mese fa, di appena di 2 centesimi, con il tasso che rimane ampiamente negativo a -0.478%. Sui Btp ci sono stati due miliardi di riaperture sul gennaio 2024 Isin IT0005424251 flat di cedola e sull’1.7% settembre 2051 IT0005425233, mentre il nuovo titolo a sette anni con scadenza 15 marzo 2028 cedola 0.25% è stato collocato per 4.5 miliardi (IT0005433690).

Sui governativi è una settimana con un’offerta importante, la Germania ha messo a disposizione 5 miliardi di euro nel Bobl a cinque anni mentre il Portogallo ha offerto fino a 1,25 miliardi in due titoli con scadenza 2030 e 2035. Molta attenzione dopo il deal dell’Italia della scorsa settimana via sindacato a questo tipo di operazioni. Il Belgio ha lanciato un dieci anni sindacato da sei miliardi che ha raccolto ordini per oltre 50 miliardi, nello specifico Bgb 0% ottobre 2031 Isin BE0000352618, mentre la Spagna ha emesso un decennale sindacato per 10 miliardi con cedola 0.1% Isin ES0000012H41 e taglio da mille euro con multipli di mille. Il deal inizialmente aveva superato l’interesse del sindacate italiano arrivando a 130 miliardi di ordini rispetto ai 105 del Btp. Però la decisione di ridurre lo spread iniziale offerto ha allontanato oltre metà dell’interesse, fermatosi poi sui 50 miliardi, bloccando così sui prezzi d’emissione la performance del titolo.

Molto attivi anche gli enti sovranazionali, tra questi la Banca europea per gli investimenti con un nuovo titolo a 20 anni, cedola 0.01% Isin XS2287879733 per 1.5 miliardi con prezzo d’emissione a 100.264 che ha performato di oltre un punto sul grey market. Il Counsil of Europe Development Bank  con un nuovo titolo a dieci anni, per 1 miliardo di euro con scadenza gennaio 2031 collocati a un rendimento negativo di 14 punti base sotto il tasso midswap (3 punti base sotto la guidance iniziale) con ordini che hanno superato i 6.5 miliardi di euro. Isin XS2286422071 e taglio minimo mille euro con multipli di mille.

Il land di Berlino con rating massimo tripla A ha emesso 500 milioni con scadenza novembre 2023, cedola 0.01%, taglio da mille euro ed isin DE000A3H2Y16; il land di Rhineland Palatinate con 600 milioni di euro sulla scadenza gennaio 2031 e rendimento di cinque punti base sotto il tasso midswap, sempre in Germania scelta del dollaro per Kfw con cinque miliardi scadenza 2026 cedola 0.625%, Isin US500769JJ42 con taglio da mille euro con multipli di mille.

Torna il Messico sul mercato euro con una doppia emissione benchmark in fase di collocamento a 12 e 30 anni. La prima dovrebbe avere spread ms+180 mentre la lunga ms+250, il rating atteso è investment Baa1/BBB/BBB-.

La Banca Mondiale è pronta a emettere il suo primo bond legato allo sviluppo sostenibile in euro a 40 anni, si tratta del più lungo bond emesso da questo ente sovranazionale, infatti fino ad oggi la scadenza più lunga era stata a 30 anni con delle emissioni effettuata nel 2019 e 2020.

 L’Arabia Saudita si accinge a incaricare alcune banche d’affari per il collocamento sui mercati internazionali di un nuovo bond in dollari dall’importo di 5 miliardi. L’emissione punta a raccogliere capitali per tamponare l’alto deficit statale, provocato dal collasso delle quotazioni petrolifere. Rating A-/A1.

I nuovi bond corporate

Sul fronte corporate dopo il ricco antipasto della prima settimana di gennaio, in questa sono letteralmente piovuti nuovi titoli sul mercato, sia in euro che in dollari.

Unicredit ha emesso due collocamenti senior, ciascuno per un miliardo di euro. Le emissioni sono parte del funding plan per il 2021. Le due tranche hanno i seguenti termini: per i bond (Isin XS2289133915) con scadenza a cinque anni, una cedola fissa del 0.325% pagata annualmente, con un prezzo di emissione pari a 99.891, equivalente a uno spread di 77 punti base rispetto al tasso swap a cinque anni. Per i bond  (Isin XS2289133758) a tasso fisso a 10 anni, una cedola pari a 0.85% pagata annualmente, con un prezzo di emissione pari a 99.885, equivalente a uno spread di 105 punti rispetto al tasso swap di pari durata. Il livello inizialmente comunicato al mercato di circa 95 punti sopra il tasso midswap per il titolo a cinque anni e di 125 punti base per il titolo a 10 anni, è stato prima rivisto e infine fissato rispettivamente a 77 pb e 105 pb. La transazione ha riscontrato una domanda per oltre tre miliardi di euro con più di 250 ordini da investitori istituzionali. Rating Baa1/BBB/BBB-con un taglio minimo di investimento è di 100mila euro.

Il gruppo di telecomunicazioni Tim ha collocato  un green bond da un miliardo di euro a cedola fissa e durata 8 anni per poter  aggiornare la sua infrastruttura nel fisso e nel mobile.  Per la compagnia italiana si tratta di un ritorno al mercato dopo quasi due anni di assenza, la precedente emissione, infatti, risale al 16 aprile 2019, quando venne collocato un bond “callable” con cedola fissa 2,75% e scadenza aprile 2025. Il titolo ha durata otto anni e offre un rendimento dell’1.75%, contro una guidance inziale del 2.25%, che ha ricevuto più di 350 ordini, domande complessive per 3.9 miliardi e domande finali per 2.8 miliardi. Il nuovo collocamento è stato effettuato ad un rendimento inferiore anche a quello delle obbligazioni di analoga durata sul mercato secondario, pari all’1.90%. Un ottimo risultato se si considera che il costo medio del debito di Telecom è del 3.70% per una durata media di sei anni. Il bond sostenibile, dunque, è costato meno a Telecom nonostante il recente downgrading di Moody’s da Ba1 a Ba2. Nel dettaglio il bond paga una cedola annua fissa dell’1.625%, prezzo di emissione 99.074 e lotto minimo 100mila euro con multipli di mille, isin XS2288109676.

Exor, la holding della famiglia Elkan-Agnelli, ha collocato un bond da 500 milioni di euro con scadenza 19 gennaio 2031. I titoli, con una cedola annua fissa dello 0.875% e un rendimento effettiva a scadenza dello 0.971%, equivalente a 115 punti base sul tasso midswap rispetto ai 150/155 pb in fase iniziale. Prezzo di emissione 99.089, rating BBB+, lotto minimo 100mila euro con multipli dimille e Isin XS2283188683.

Autostrade per l’Italia, società controllata dalla famiglia Benetton tramite il gruppo Atlantia, ha collocato con successo un bond da 1 miliardo di euro dopo quello da 1.25 miliardi del dicembre scorso. L’emissione ha registrato una domanda doppia rispetto all’offerta, a fronte di una cedola pari al 2% con scadenza a 9 anni. Il bond servirà a supportare il finanziamento delle attività riservate nel nuovo piano industriale della società. Isin XS2278566299 con taglio minimo da 100mila euro con multipli di mille.

SNCF, l’operatore ferroviario statale francese, ha raccolto 1.5 miliardi di euro con un nuovo bond con scadenza gennaio 2061 a uno spread di 56 punti base sopra la curva degli Oat di riferimento.  Lo spread iniziale di riferimento era stato fissato a 59 punti base sui titoli di stato francesi corrispondenti. Gli ordini raccolti nella fase del collocamento hanno raggiunto i 3.3 miliardi di euro. Cedola dell’1% con taglio minimo da 100mila euro con multipli da 100mila, isin FR0014001JM8.

Banco BPM ha emesso sul mercato un’obbligazione perpetua, un AT1 da 400 milioni con una cedola annua del 6.50%. Gli ordini per il titolo, appartenente alla categoria dei subordinati con bassa garanzia, sono ammontati a oltre 560 milioni. La cedola finale fissata al 6.50% ha confermato l’indicazione iniziale di prezzo.  Il bond è un subordinato senza scadenza,  mentre la call, il richiamo da parte dell’emittente, è previsto per il 19 gennaio 2026 al prezzo di 100, quindi alla pari. Il taglio minimo di investimento è di 200mila euro con multipli di mille ed Isin XS2284323347.

Landeskreditbank Baden-Wuerttemberg (L-Bank) ha raccolto un milairdo di euro con un‘obbligazione senior a tasso fisso a 10 anni, cedola 0.01%,  scadenza 20 gennaio 2031, prezzo 102.925, rendimento negativo -0.278%, equivalente a sei punti base sotto il tasso midswap. Rating AAA, lotto minimo mille euro con multipli di mille ed isin DE000A289CL2.

Gli istituti di credito italiano mancavano da un anno dal segmento covered; la nuova obbligazione garantita di Mediobanca ha raccolto 750 milioni di euro dal mercato ed è il primo bond italiano a tasso negativo con durata decennale. Il covered bond decennale da 750 milioni di euro ha registrato sul mercato ordini per 1.5 miliardi di euro, richieste che hanno permesso a piazzetta Cuccia di spuntare condizioni migliorative con il passare delle ore. Nel dettaglio, il covered bond è stato prezzato a -0.077%, con un rendimento che corrisponde a 13 punti base sul midswap rispetto ai 17 punti indicati all’apertura dei libri.

Anche la banca tedesca di Unicredit, Unicredit bank AG, ha collocato un covered bond. Nel dettaglio:  500 milioni di euro sulla scadenza a 10 anni, 21 gennaio 2036, cedola 0.01%, prezzo di emissione 99.955 e rendimento finale 0.013%, equivalente a tre punti base sul tasso midswap. L’obbligazione ha raccolto ordini per 2.1 miliardi euro. Rating AAA e lotto minimo mille euro con multipli di mille.

Financement Local (CAFFIL) ha collocato un’obbligazione covered da 1.5 miliardi di euro, la seconda emissione dell’anno. Il collocamento dell’obbligazione è iniziata con uno spread di 7 punti base sul tasso midswap, dopo un’ora gli ordini avevano superato 1.6 miliardi di euro e dopo due ore, quando nel libro ordini c’erano più di 2.6 miliardi di euro di interessi, lo spread è stato rivisto a quattro punti base. Al termine del collocamento con una domanda di 3.25 miliardi di euro lo spread finale è stato fissato a tre punti base sul tasso midswap. L’obbligazione OBG (Isin FR0014001GV5)  ha scadenza marzo 2031, cedola 0.01%, prezzo 102.33 e rendimento finale negativo a -0.188%. Rating Aaa/AA+ e lotto minimo 100mila euro con multipli di 100mila.

Singapore Airlines emette il suo primo bond in dollari americani, sino ad oggi aveva sempre obbligazioni in dollari di Singapore. Negli ultimi sette anni, il valore delle sue emissioni è stato di circa 2,3 miliardi di euro, di cui l’ultima risale al novembre scorso per quasi 305 milioni. La società gode di rating altissimo, Aaa/AAA.

Il colosso cinese delle vendite online ALIBABA è pronto ad emettere obbligazioni in dollari fino ad un massimo di otto miliardi nel mese di gennaio. Si tratterebbe della prima emissione internazionale dopo il 2017. Quell’anno, il colosso cinese delle vendite online raccolse 7 miliardi di dollari tramite bond, mentre nel 2014 aveva incassato otto miliardi. Alibaba viene considerato dalle agenzie di rating un emittente solido: A+/A1.

Un nuovo social bond è nei piani del prossimo futuro di Cassa Depositi e Prestiti dopo aver fatto da apripista nel 2017, come primo emittente italiano di questo tipo di collocamenti che ha risvegliato il forte interesse degli investitori esteri. E senza escludere il ritorno sul mercato delle emissioni retail dove, sia nel 2015 e nel 2019, la scelta di bussare alla porta di piccoli investitori privati ha riscosso una domanda da record.

PJSC Sovcombank, banca russa privata, ha annunciato l’intenzione di emettere una nuova obbligazione in dollari sulla scadenza a tre anni e mezzo, rating Ba1/BB+.

A cura di Carlo Aloisio, senior broker

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