Settimana constrastata in borsa, pesano Grecia e Goldman

Ottava contrastata per i principali listini internazionali, zavorrati dalle preoccupazioni per la situazione finanziaria greca dopo che l’Unione europea ha reso noto che la Grecia, e anche l’Irlanda, hanno archiviato il 2009 con un deficit superiore a quanto era stato finora previsto. Questa mattina la Grecia ha chiesto l’attivazione del pacchetto di aiuti predisposto per Atene da Unione Europea e FMI. Ad alimentare il sentiment negativo degli operatori ha inoltre contribuito l’indagine da parte della Sec su Goldman Sachs, accusata di frode per la strutturazione e vendite di prodotti di debito legati ai mutui subprime.

Le due circostanze si sono tradotte in listini schiacchiati al ribasso per l’Europa, dove ha prevalso un aumento della volatilità. Più contenuti gli alti e bassi negi Usa, dove i listini hanno chiuso la settimana in terreno positivo. Il Nasdaq ha registrato un rialzo del 9,9%, seguito dall’S&P500 (+8,4%) e dal Dow Jones (+6,8%). In Europa, l’Eurostoxx50 ha registrato un ribasso dell’,1,4%. In terreno negativo il Ftse Mib (-1,9%). Mentre Francia e Germania chiudono con il segno più: il Cac 40 è salito dello 0,6%, mentre il Dax ha registrato un rialzo del 5,1%.

Sul fronte dei conti, tutto sommato positivi i riscontri forniti nei giorni scorsi dalle società americane, anche se il mercato è preoccupato per i deludenti outlook sugli utili di alcune aziende. Tra le banche, Goldman Sachs ha fornito una solida trimestrale che ha superato le attese degli analisti. Buoni riscontri sono arrivati anche da Citigroup e da Morgan Stanley. Tra i big della tecnologia, buone notizie da Apple, che ha comunicato risultati trimestrali in rialzo e migliori delle attese, mentre Yahoo!, pur evidenziando utili quasi triplicati rispetto allo scorso anno e un fatturato in crescita, non ha convinto gli operatori. Tra le altre società che hanno rilasciato i risultati, Microsoft ha presentato una trimestrale superiore alle attese ma il titolo è stato penalizzato in borsa per via dell’incertezza sull’outlook. Coca Cola ha presentato una trimestrale contrastata, mentre J&J ha evidenziato conti superiori alle attese rivedendo tuttavia al ribasso le previsioni di utile per l’intero anno. In Europa, fari accesi sulle auto guidate da Daimler, dopo l’annuncio dei risultati che vedono un raddoppio delle stime di utili per la controllata Mercedes. Bene anche Peugeot-Citroen grazie a vendite trimestrali migliori delle aspettative e all’outlook per il 2010. Buoni segnali anche da Volkswagen, che ha chiuso il 1Q10 con un utile netto quasi raddoppiato e vendite in deciso rialzo trainate dalla Cina. Sull’intero anno, la casa tedesca prevede ricavi e utile operativo in crescita con consegne maggiori rispetto al 2009 grazie al lancio di nuovi modelli Tra le altre società, Philips, ha chiuso il primo trimestre con un utile operativo sopra le attese più ottimistiche, sostenuto dalla divisione Lighting e da tagli dei costi, ma ha sottolineato che i mercati sono ancora incerti. Male invece Nokia sulla scia dei risultati deludenti conseguiti nel primo trimestre dell’anno e dopo il ritocco al ribasso delle attese di profitto per la divisione core dei telefonini, a causa delle persistenti difficoltà incontrate nella fascia più alta del mercato.

In Italia, focus su Fiat, balzata sopra la soglia dei 10 euro nelle ultime sedute dopo la notizia che John Elkan succederà a Luca Cordero di Montezemolo alla presidenza dell’azienda. Montezemolo continuerà a sedere nel Cda di Fiat e manterrà la presidenza della Ferrari. L’azienda ha inoltre rilasciato i conti del 1Q10, archiviato con una perdita netta di 21 milioni e un utile della gestione ordinaria per 352 milioni. risultati sono migliori rispetto alla perdita netta di 411 milioni di euro e al risultato della gestione ordinaria negativo per 48 milioni  del 1Q09 ed hanno inoltre superato le previsioni degli analisti, che si auspicavano una perdita pari a 40 milioni di euro e un risultato della gestione ordinaria di 345 milioni. Il fatturato di gruppo si attesta a 12,9 miliardi di euro, in progresso del 14,7% rispetto al 1Q09 principalmente per effetto della crescita dei volumi di tutti i business. L’auto ha segnato un fatturato di 6,8 miliardi, in crescita del 22,1% rispetto ai primi tre mesi del 2009. Includendo anche i marchi Maserati e Ferrari il fatturato si è attestato a 7,3 miliardi (+20%). Il gruppo torinese conferma gli obiettivi 2010 di ricavi superiori a 50 miliardi, utile della gestione ordinaria tra 1,1 miliardo e 1,2 miliardi di euro, risultato netto vicino al break-even e indebitamento netto industriale superiore a 5 miliardi. L’azienda ha presentato infine il piano strategico 2010-2014 ed ha annunciato lo scorporo di Iveco e Cnh dal business dell’auto. Infine, sotto pressione Stm dopo avere rilasciato i conti, mentre Eni ha superato le attese del mercato.

Testo tratto dalla newsletter di Unicredit Corporate & Investment Banking

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