Ancora crisi per la Grecia. Oggi dopo gli scioperi al PIreo e le varie contestazioni la tensione resta alta nel paese.
Tensione che ha riguardato anche i mercati, la Borsa di Atene ha chiuso in forte flessione. L’indice ha fatto registrare -2,86%, appena sopra la soglia critica dei 1800 punti. La speculazione ha coinvolta anche le monete. L’euro è infatti ridisceso sotto quota 1,33 sul dollari, sfiorando i minimi di otto mesi contro la sterlina e scambiato al ribasso pure sullo yen. In dettaglio la divisa unica vale 1,3317 dollari, 125,37 yen e a 86,14 pence rispetto la sterlina.
Anche il costo per assicurare il debito sovrano greco contro il default, espresso dal Cds a 5 anni, è balzato fino a un picco di 713 punti base, per poi riassestarsi in area 702,8 punti base. Secondo i dati Cma Datavision il credit default swap (CDS) a 5 anni del titolo governativo greco è balzato del 14,3%.
In sofferenza anche il debito portoghese, con il Cds in area 305,5 punti base dopo un picco a 318 punti base. Lo spread fra i tassi dei decennali greco e tedesco si è invece ritratto a 663 punti base da un massimo di seduta di 680 punti base, il massimo da febbraio 1998.