Quando (e come) la Fed abbandonerà il pilota automatico?

“La riunione della Fed è stata poco movimentata, seguendo il copione dei più recenti meeting della Bce e della BoJ. Sembra le banche centrali stiano cercando di mantenere un basso profilo, nel tentativo di non sconvolgere i mercati finanziari. Hanno impostato il pilota automatico su un modello di politica monetaria accomodante, con l’obiettivo di garantire condizioni finanziarie di sostegno in un momento delicato per l’economia”. E’ quanto osserva Silvia Dall’Angelo, Senior Economist per la divisione internazionale di Federated Hermes.

Secondo l’esperta, a giudicare dai dati disponibili, l’economia statunitense ha superato la seconda ondata meglio della prima, aspetto che dovrebbe trovare riscontro nell’imminente dato sul Pil del quarto trimestre. Tuttavia la Fed è stata attenta a non enfatizzare troppo gli aspetti positivi, sottolineando invece il rallentamento del ritmo della ripresa dell’attività e dell’occupazione nel corso degli ultimi mesi. Guardando al futuro, l’incertezza sta ancora offuscando le prospettive. Le misure di contenimento e di distanziamento sociale saranno necessarie ancora per qualche mese, mentre la diffusione del vaccino procede tra i rischi che ruotano intorno alla disponibilità, alla distribuzione e all’efficacia. Nel complesso, la prima metà dell’anno sarà probabilmente un percorso accidentato per l’economia, con la possibilità che l’attività rimarrà debole e volatile.

“Per ora, l’attenzione della Fed è focalizzata sulla ripresa, giustamente. Allo stato attuale non è in calendario una data conclusiva per il programma di acquisti della banca centrale statunitense, che procede a un ritmo di 120 miliardi di dollari al mese”, continua Dall’Angelo. “Questo assicurerà il perdurare di condizioni finanziarie accomodanti con l’obiettivo di facilitare l’espansione fiscale – è in cantiere un altro pacchetto di sgravi legati alla pandemia di 1.9 trilioni di dollari – mentre la presenza di Janet Yellen alla guida del Tesoro assicurerà un efficace coordinamento tra politiche monetarie e fiscali. Tuttavia, lungo il percorso, se e quando gli sforzi della politica avranno successo, sarà monumentale il compito di mettersi alle spalle un atteggiamento straordinariamente accomodante e la sfida di comunicarlo ai mercati finanziari”.

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