M&A, ripresa record di operazioni nel secondo semestre 2020

Nel secondo semestre 2020 la ripresa delle operazioni M&A limita la contrazione a livello mondiale al -9% a volumi e -3% a valore sul 2019. In Italia, a fronte del calo dei volumi (-22%), si registra una crescita di valore (oltre 70 mld di dollari) grazie ai “mega deal” Nexi/Nets (7.4 mld), Nexi/SIA (5.3), CVC/Advent/FSI – Serie A (2 mld) e Moncler/Stone Island (1.5 mld), il cui completamento è atteso entro la prima metà del 2021. La crescita a valore in Italia vede in testa il settore Telecommunications, Media, and Technology- unico a crescere anche in volumi, seguito dai Consumer Markets (+181%) e dai Financial Services (+75%). Questi i dati inclusi nell’ultima edizione dello studio di PwC Global and Italian M&A trends 2020.

L’andamento del mercato globale delle operazioni di M&A

Dopo aver toccato un punto di minimo nel secondo trimestre 2020 le operazioni di M&A annunciate a livello mondiale hanno registrato una significativa accelerazione nel secondo semestre dell’anno, sia in termini di numero operazioni che di deal value, che ha permesso di contenere la contrazione totale rispetto al 2019 a -9% in volumi e -3% a valore.

Chi ha beneficiato della situazione sono stati in particolare i comparti dei Financial Services (fintech) e Telecom, Media e Technology (digital e infrastructure), dove oltre all’aumento delle transazioni a volume e valore, si registra anche un aumento dei multipli impliciti. Più volatile a valore, seppure in crescita come volumi, il settore Healthcare, che nel 2019 era stato impattato da significativi “mega-deals” (con valore superiore a 5 mld di dollari).

Dalle analisi PwC emerge che anche i prossimi 6/12 mesi saranno caratterizzati da una attività di M&A molto intensa: le aziende che sono riuscite a cavalcare la crisi e i fondi di investimento hanno accumulato una potenza di fuoco di oltre 7.600 miliardi di dollari di liquidità, i tassi di interesse sono rimasti ai minimi e la domanda repressa dei consumatori stimolerà la ripartenza.

Rimangono comunque le incertezze collegate alle varie ondate e varianti di COVID-19 e ai conseguenti lockdown, all’aumento della disoccupazione, soprattutto femminile, che agirà da freno alla ripartenza dei consumi, e alle tensioni nei rapporti internazionali (dazi, Brexit, transizione alla presidenza in Usa).

L’evoluzione per area geografica

L’accelerazione delle attività di M&A registrata a partire dal terzo trimestre 2020 ha riguardato tutte le aree geografiche con punti di massimo toccati nell’ultimo trimestre nell’area Asia-Pacific e, in ambito europeo, in Italia.

L’aumento del deal value, con un picco nel quarto trimestre 2020, è collegato ad un incremento del numero dei “mega-deal” (ossia di quelli con controvalore superiore a 5 mld di dollari) per un totale di 57 a livello mondiale nel secondo semestre 2020 (688 mld) rispetto a 27 nel primo semestre (266 mld).

L’evoluzione per tipo investitore

Sia a livello globale che italiano, le operazioni del 2020 hanno visto una maggiore prudenza da parte degli investitori strategici (-7% e -34% rispettivamente a valore), compensata da un’accelerazione da parte degli investitori finanziari, che in Italia rappresentano il 37% del numero di operazioni e il 59% del valore, con una marcata accelerazione dal secondo trimestre.

 

 

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