StMicroelectronics, l’utilizzo della tecnologia e le auto elettriche spingono i semiconduttori

A cura di Vontobel Certificati

Come è ormai risaputo, la pandemia di Covid-19 ha provocato un vero e proprio boom nell’utilizzo dei dispositivi elettronici come computer e smartphone, diventati ancora più indispensabili nella vita di tutti i giorni. A beneficiare di questo evento non sono però solo le aziende produttrici di tali strumenti, ma anche quelle di semiconduttori. I microchip sono infatti componenti indispensabili per il funzionamento della tecnologia. È il caso di StMicroelectronics, che a Piazza Affari è riuscita ad archiviare una performance del 27,45% nel 2020. I conti del 4° trimestre dello scorso anno sono stati positivi per l’azienda, che ha registrato ricavi per 3,24 miliardi di dollari e utili per 582 milioni di dollari: queste rilevazioni sono superiori del 17,5% e del 48,4% rispetto al medesimo periodo del 2019. Il gruppo è positivo anche per il 1° trimestre 2021, dove si attende ricavi per 2,93 miliardi di dollari. A sostenere il gruppo sono anche i conti del primo trimestre fiscale di Apple, il suo primo cliente. La società di Cupertino ha infatti registrato tre mesi da record con un fatturato di 111,4 miliardi di dollari, il +21% a/a, e utili per azione a 1,68 dollari (+35% a/a).

C’è un altro elemento da considerare che va al di fuori della situazione pandemica: le auto elettriche. Il comparto ha fortemente beneficiato del processo di decarbonizzazione in atto, a sua volta spinto da incentivi governativi, dall’agenda del nuovo Presidente americano Joe Biden e dal piano Next Generation EU di cui il Green Deal è architrave. Il successo dei veicoli elettrici passa anche alla loro efficienza: la velocità di carica e la loro autonomia sono una caratteristica estremamente importante che potrebbe far incrementare il loro utilizzo. In questo quadro, i semiconduttori sono un elemento estremamente importante in quanto i chip consentono di utilizzare i caricatori ultraveloci. In generale comunque un’auto elettrica utilizza 15 volte in più i semiconduttori rispetto a quelle alimentate a petrolio. Tali microchip permettono di mantenere stabile il flusso elettrico e al contempo convertire la forza dei valori di tensione e frequenza. Infine, i dispositivi permettono di disperdere al minimo i consumi elettrici. Con la quota di mercato delle auto elettriche attesa in crescita nei prossimi anni e la prospettiva di ulteriori misure restrittive e di continuo utilizzo di dispositivi elettronici, il settore dei semiconduttori dovrebbe continuare a venire privilegiato.

Analisi tecnica

StMicroelectronics – 1 anno (fonte: Bloomberg Finance L.P.)

Da un punto di vista grafico le azioni StMicroelectronics si trovano in una situazione caratterizzata da un trend rialzista, con la linea di tendenza ottenuta collegando i minimi del 19 marzo e 9 settembre 2020 che continua ad arginare i tentativi di affondo da parte dei venditori. Per mettere in pericolo l’attuale trend i prezzi dovrebbero riuscire a passare al di sotto dei 29 euro, dove verrebbe effettuata la violazione del livello dinamico menzionato prima e di quello statico ereditato dai massimi del 13 febbraio 2020. In tal caso l’obiettivo potrebbe trovarsi nella zona dei 27 euro. La progressione ascendente verrebbe al contrario rafforzata dalla violazione della resistenza a 34,35 euro. Il target potrebbe in tale eventualità estendersi verso la soglia psicologica dei 40 euro.

StMicroelectronics – 5 anni (fonte: Bloomberg Finance L.P.)

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