A nostro avviso è necessario distinguere fra una dinamica di lungo periodo ed una più di breve termine. Dal punto di vista della parità del potere d’acquisto (Ppp), il dollaro rimane sopravvalutato anche su questi livelli: a seconda che si considerino i dati Ocse, i prezzi al consumo o alla produzione, il tasso di cambio dovrebbe situarsi fra 1,25 e 1,40. Questi valori sono tuttavia da considerare una sorta di equilibrio di lungo periodo. Per avere invece indicazioni più utili per l’anno in corso, dobbiamo affidarci a parametri tecnici, alcuni dei quali depongono in favore di una pausa nel percorso di rafforzamento dell’euro.
Innanzitutto, proprio un rientro anche parziale dagli eccessi di posizioni corte può favorire un recupero del dollaro. Inoltre, un altro elemento tecnico riguarda i flussi d’investimento che di recente si stanno reindirizzando dal Vecchio Continente al di là dell’Atlantico, dato il clima di maggior cautela che circonda la crescita europea, minacciata da nuovi lockdown e ritardi nella distribuzione vaccinale. Un’arma a doppio taglio riguarda infine il piano fiscale dell’Amministrazione Biden: il deficit aggiuntivo è di norma un fattore di indebolimento, ma la maggiore offerta di Treasury è passibile di far proseguire il rialzo in atto della parte lunga della curva dollaro, dando sostegno alla valuta statunitense.
In definitiva, il trend di lungo termine rimane a favore dell’euro, e questo è un fattore da tenere bene a mente nella costruzione strategica di portafoglio. Al tempo stesso, nel breve-medio termine potrà prevalere un contesto di maggiore volatilità, in funzione dell’evoluzione sul fronte monetario e pandemico. Dato il consensus attuale, sorprese pro dollaro potranno arrivare da un’accelerazione economica negli Usa, tale da rendere più concrete le attese di un cambio di politica della Fed; viceversa, un quadro più promettente sul fronte vaccini/lockdown dovrebbe instillare maggiore fiducia nel recupero europeo, favorendo un ritorno dei flussi nell’area e fornendo nuova spinta alla valuta comune.