Crescita economica positiva nella seconda metà dell’anno, ma resta il rischio volatilità

“L’innalzamento del tasso dei contagli e le misure di lockdown rischiano di ritardare la ripresa prevista, soprattutto in Europa. L’attività dell’Eurozona nel primo trimestre dovrebbe contrarsi dell’1% su base trimestrale, anche se l’accelerazione delle vaccinazioni dovrebbe consentire ai Paesi di allentare progressivamente le misure di lockdown nel secondo trimestre. Si prevede un rimbalzo più forte dal secondo trimestre che dovrebbe portare a una ripresa nel 2021 sopra il 4%. Ma resta l’incertezza in quanto le nuove varianti del virus richiederanno la vaccinazione di un numero maggiore di persone per garantire lo scenario di ripresa”. E’ quanto sottolinea Norman Villamin, Chief Investment Officer Wealth Management di Union Bancaire Privée (Ubp). Di seguito la sua visione sulla crescita economica nel 2021.

Negli Usa la crescita dovrebbe mantenersi moderata nel primo trimestre. Il presidente Biden sta cercando di portare sul tavolo un pacchetto di sostegno all’economia più ampio del previsto; questo dovrebbe porre un freno al rallentamento del primo trimestre e sostenere i consumi permettendo nel 2021 una ripresa vicino al 6%. In Cina, una domanda interna più forte dovrebbe spingere la crescita oltre l’8% nel 2021, anche con le restrizioni recentemente introdotte a causa di nuovi casi locali. Le esportazioni dovrebbero beneficiare di una ripresa della domanda esterna, in particolare per le apparecchiature mediche e tecnologiche. In Asia, a esclusione del Giappone, anche le prospettive di crescita stanno progressivamente migliorando, beneficiando di una domanda cinese più solida e di un commercio intra-asiatico più forte.

Sul mercato obbligazionario, intanto gli spread del credito nelle economie avanzate hanno continuato a restringersi avvicinandosi ai minimi storici con un’ulteriore compressione della volatilità. I solidi fattori tecnici a supporto, la ricerca di rendimento da parte degli investitori e la politica monetaria espansiva sembrano sostenere questi sviluppi. Con le principali banche centrali che continuano a inondare il sistema finanziario di liquidità, e ora la prospettiva di ulteriori pacchetti di stimoli fiscali sostanziali, le aspettative per un’accelerazione della crescita dei prezzi quest’anno sono in aumento.

Guardando al futuro, l’ambiente globale dovrebbe rimanere favorevole al credito, ma è necessario un approccio selettivo con un focus sulla qualità negli Stati Uniti e in Europa. Il calo delle emissioni nel 2021 e il miglioramento della qualità del credito sembrano incoraggianti, ma la prospettiva di un ulteriore aumento dei tassi potrebbe portare a una certa volatilità degli spread. Gli investitori possono guardare ai titoli ibridi delle banche europee che offrono premi di rendimenti superiori a quelli dei titoli ad alto rendimento, nonostante un supporto implicito della Bce. Con rendimenti dei titoli di Stato bassi/negativi negli Stati Uniti e in Europa, i titoli di stato cinesi offrono un’alternativa interessante con rendimenti superiori al 3% e la prospettiva di un rafforzamento della valuta contribuirebbe a un incremento del rendimento totale. I mercati emergenti possono beneficiare di un contesto di reflazione ciclica.

Dal momento che l’outlook a breve termine resta incerto e che con gli stimoli a medio termine all’orizzonte, gli investitori possono trarre vantaggio da un approccio barbell tra strategie a basso rischio e duration moderata e un’esposizione orientata alla ripresa ciclica che guarda alla seconda metà del 2021.

Sul fronte azionario, invece, sia negli Stati Uniti che in Europa, i primi risultati del quarto trimestre sono stati migliori del previsto, con una percentuale record di società che hanno battuto le stime. Se questa tendenza dovesse continuare, la crescita delle stime di Eps del quarto trimestre dell’S&P 500 sarà leggermente positiva su base annua dopo il -6% del terzo trimestre 2020. Inoltre, negli Stati Uniti, le stime per il primo trimestre sono aumentate, con il tasso di crescita che è salito a +20% da +16% all’inizio dell’anno. Il tasso di crescita degli utili previsto per il 2021 per le azioni globali è rimasto stabile a poco meno del 30% dalla scorsa estate, con un’ampia dispersione tra i mercati. Il peso dei titoli ciclici è il principale elemento di differenziazione.

Il fatto che le valutazioni siano ugualmente polarizzate depone a favore di una strategia barbell. Date le ricche valutazioni attuali, almeno in termini assoluti (ma inferiori rispetto alle obbligazioni), la continua accelerazione degli utili sarà il driver principale dell’azionario nei prossimi mesi.

Per concludere, se da una parte abbiamo un outlook positivo per il 2021, vediamo anche un aumento delle vulnerabilità nei mercati azionari nel breve termine. I lockdown prolungati legati alla diffusione discontinua dei vaccini in Europa, l’emergere di nuovi ceppi del virus, così come le valutazioni elevate del mercato potrebbero portare a mercati volatili. Un approccio proattivo e dinamico alla gestione del rischio è fondamentale. Di conseguenza, abbiamo approfittato della volatilità relativamente a buon mercato a metà gennaio per ripristinare la protezione attraverso opzioni put che ci proteggeranno dai movimenti al ribasso del mercato, pur continuando a permetterci di partecipare al potenziale rialzo dei mercati.

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