Pirelli regina di Piazza Affari dopo l’annuncio di spin-off

Pirelli regina di Piazza Affari in una mattinata in cui le borse volgono in negativo. Il ttiolo della Bicocca sale dell’1,67% a 0,4 euro all’indomani dell’annuncio dello spin-off delle attività immobiliari e forte di risultati trimestrali al di sopra del consensus. Resta in negativo l’azione di Pirelli Re (-1m56% a 0,4 euro), nonostante il raggiungimento dell’utile operativo conseguito nel primo trimestre.

Ieri il Cda di Pirelli ha approvato lo spin-off di Pirelli & C. e Pirelli Re. L’attesa separazione delle attività immobiliari dal gruppo, che potrà così concentrarsi sul business degli pneumatici, sarà accompagnata da un aumento di capitale, fino a importo massimo del 10% (entro un anno), a cui potrebbero partecipare Unicredit e Mediobanca. I due istituti avrebbero già dato disponibilità a una ricapitalizzazione di 10 milioni di euro ciascuno. Considerando i valori attuali, l’azionariato dovrebbe essere diviso per il 12,5% da Camfin, per meno del 3% da Mediobanca, per il 2-2,5% da Generali. Stessa quota per Unicredit, mentre Intesa Sanpaolo dovrebbe detenere l’1%. L’assetto della nuova Pirelli Re sarà inoltre definito da un patto parasociale che raccoglierà il 30% delle azioni, di cui farà probabilmente parte Unicredit e Mediobanca. Quanto alla tempistica, toccherà alle assemblee di Pirelli e Pirelli Re approvare, nei primi giorni di luglio, la separazione e la ricapitalizzazione, che potrebbe essere effettiva già ad ottobre.

Lo spinoff comporterà in prima battuta l’accorpamento delle azioni Pirelli (1 nuova azione ogni 11 possedute), e la successiva assegnazione ai soci di Pirelli & C. di azioni della controllata immobiliare (di cui detiene il 58%) nel rapporto di 1 a 1. Sempre ieri Pirelli ha diffuso i conti relativi ai primi tre mesi dell’anno, che si sono chiusi con un utile netto consolidato in crescita di 39 milioni (da 1,1 milioni nel 2009) e ricavi in aumento del 16% a 1,2 miliardi. Pirelli Re, pur a fronte di un lieve calo dei ricavi (da 53 a 51 milioni), è tornata all’utile operativo, a quota 10 milioni rispetto al rosso di 6 milioni del 2009.

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