Pirelli, gli analisti promuovono lo spin-off

Gli analisti promuovono lo spin off delle attività immobiliari di Pirelli. Intermonte ha alzato la raccomandazione da Neutral a Outperform (con target price a 0,5 euro), sostenendo che l’operazione “accresce la credibilità del management”. Per Equita il titolo di Pirelli & C., dopo lo spin-off, diventerà “il più cheap del settore”, mentre Ubs si attende “una reazione positiva dall’operazione, che per il momento non è ancora incorporata nei valori di borsa”. Centrobanca conferma giudizio buy a 5 euro, e si attende, assieme agli altri broker, una riduzione dell’holding discount, lo “sconto” tipico dei conglomerati che per Pirelli, attualmente, si aggira attorno al 28% del Nav.

Durante la conference call di quest’oggi, il presidente Marco Tronchetti Provera è tornato sulle modalità dell’operazione, precisando che l’aumento di capitale per Pirelli Re (che accompagnerà lo spin-off) sarà di 20 milioni di euro. Unicredit e Mediobanca (che già fa parte dell’azionariato di Pirelli & C.) parteciperanno all’aumento e potrebbero fare parte del nuovo accordo parasociale su Pirelli Re, da cui però dovrebbero essere esclusi Fonsai, Allianz e Sinpar. A precisarlo è stato lo stesso Tronchetti: “Fonsai, Allianz e Lucchini (che partecipa con Sinpar) non dovrebbero farne parte – ha detto – gli altri hanno manifestato interesse a partecipare. Anche Mediobanca e il nuovo futuro socio Unicredito “hanno manifestato interesse a essere parte del patto”. 

Tronchetti ha infine smentito le indiscrezioni, circolate recentemente, di una possibile entrata nel capitale del ramo immobiliare da parte degli imprenditori pugliesi Emanuele e Davide Degennaro (gli stessi che tramite la Fire srl a marzo avevano acquistato il 2% di Aedes) e dell’immobiliarista Vittorio Casale coinvolto dallo scandalo dei ‘furbetti del quartierino’): “Non ci sono trattative in corso – ha commentato – qualsiasi cosa si legga è senza significato, sono solo ‘rumors'”.

Gli azionisti del patto Pirelli sono: Camfin, (con il 20,32% del capitale), Mediobanca, (4,61%), Edizione (4,61%), Fondiaria-Sai (4,42%), Allianz (4,41%), Generali (4,41%), Intesa Sanpaolo (1,62%), Massimo Moratti (1,19%), Sinpar (0,63%).

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