L’indice Ftse/Mib chiude le contrattazioni in calo dello 0,72%, registrando la peggior performance tra le principali borse europee. In forte calo Fondiaria-Sai (-5,12%) dopo la deludente trimestrale rilasciata ieri e l’annuncio di un 2010 difficile, e Intesa Sanpaolo (-3,47%) che paga la notizia Reuters secondo la quale l’Ipo di Fideuram potrebbe slittare a dopo l’estate.
In Europa Parigi ha terminato in calo dello 0,10 per cento, Francoforte e Londra hanno invece guadagnato rispettivamente l’1,16 e lo 0,77 per cento.
In deciso calo anche Banco Popolare, Enel, Impregilo, Parmalat, Prysmian, Buzzi Unicem, Lottomatica, Mediaset e Ubi Banca. Positive invece Azimut, Campari, Mediolanum, Stm, Tenaris e Unipol.
L’indice EuroStoxx50 termina gli scambi poco mosso (-0,05%), in linea con l’incertezza delle principali borse europee e l’andamento piatto di Wall Street. Pesano sui mercati anche la debolezza del dollaro e il calo del prezzo del petrolio sceso del 2% a USD74 al barile. I maggiori ribassi vengono registrati da Axa, Iberdrola, Sap, Vinci, Saint-Gobain, Santander, Agricole e Telefonica. Positive invece Basf, Siemens, Allianz, Daimler e Deutsche Telekom.
In chiusura dei mercati europei il cambio Eur/Usd quota 1,2590 mentre il petrolio Wti scambia a USD74,30 al barile.
Tratto dalla newsletter 7 di Unicredit Corporate Banking