Le aziende italiane e portoghesi hanno registrato una performance decisamente peggiore del previsto nel primo trimestre, a causa sia della mancanza di competitività, sia a causa dell’indebitamento pubblico galoppante, che ha pesato sulla redditività delle società.
Questa è la fotografia che emerge da uno studio condotto e pubblicato quest’oggi dal Financial Times, che ha analizzato i risultati delle 600 maggiori società europee, verificando di quanto l’Eps registrato nei primi tre mesi dell’anno ha battuto o deluso le attese. Secondo il quotidiano anglosassone i dati delle banche italiane e di Fiat per l’Italia hanno fatto da zavorra per la performance dell’Italia.
“Molti dei problemi che queste società si trovano ad affrontare nascono dalla mancanza di competitività e alla scarsa fiducia. Il conseguente rallentamento in termini di crescita degli utili è in atto da tempo ed è difficile prevedere un momento di svolta, dato che il Paesi sono in un momento di austerity”, ha spiegato Gareth Williams, esperto di Ing.
A registrare la performance migliore sono state le banche del nord Europa: società svedesi, finlandesi, norvegesi e olandesi hanno superato le previsioni più delle altre. La sorpresa è arrivata dalla Spagna, che pur presentando un livello di indebitamento alto, che hanno registrato risultati moderatamente al di sopra delle attese.