La quiete prima della tempesta

Oggi il mercato USA è chiuso per Memorial Day, il giorno della rimembranza dei caduti in guerra dello stato americano. Anche Londra, il trend-setter della giornata di trading, manca all’appello nel darci qualche opportunità per via del Spring Bank Holiday, quindi il mercato in sé rimarrà probabilmente fiacco. Tra le problematiche nel Golfo del Messico con la continua fuoriuscita di petrolio, la possibilità di una guerra in Korea del Nord, speculazione sulle riserve in Euro della Cina ed il caos sui mercati europei, abbiamo veramente tanta carne al fuoco ed i trader lo sanno. Queste piccole pause oramai valgono tantissimo, perché la tenuta psicologica dei trader è messa sotto esame in periodi come questi. Dunque oggi vediamola come “la quite prima della tempesta” anche perché l’agenzia di rating Fitch ha deciso di dare una stoccata finale al mercato EU prima del weekend lungo, abbassando il rating del debito spagnolo da AAA ad AA+. Da domani vedremo la reazione dei mercati.

Fitch ha deciso di aspettare che la Spagna dichiarasse il proprio piano di rientro del deficit (15 miliardi di euro) prima di dare il verdetto; dunque  Fitch non crede che la Spagna potrà tagliare le spese e mantenere la crescita del paese in territorio positivo. Ovviamente questo si riflette sul mercato FX nella domanda/offerta di beni denominati in Euro: più pressione in arrivo. Basti vedere che l’Euro è piombato di oltre 100 pip in una frazione di minuti dopo l’annuncio. La Spagna non è né la Grecia, né il Portogallo, perché la posizione fiscale non è così drammatica. Se lo diventasse, dobbiamo stare bene attenti perché l’economia spagnola è 5 volte quella greca: i problemi sarebbero di dimensioni notevoli.

A parte l’area euro, questa settimana sarà molto movimentata: dati sull’occupazione e Pil 1° trimestre da 3 paesi, RBA E BoC decideranno il da farsi sul fronte tassi ed in extremis arriva il dato fondamentale del mercato: Non Farm Payrolls. Tutti avranno gli occhi puntati sull’occupazione USA per capire la sostenibilità – o meno – delle politiche in atto per facilitare la ripresa. Le attese sono già auree, ma guardiamo all’ISM e all’ADP (in uscita prima) per capire meglio cosa poterci legittimamente aspettare. RBA e BoC invece non dovrebbero muoversi, ma entrambe sono arrivate ad un momento critico: la RBA è in fase di consolidamento del ciclo di rialzi, mentre la BoC deve decidere quando iniziarlo. Crediamo che gli australiani saranno cauti anche nelle dichiarazioni mentre i canadesi saranno “cautamente positivi” nelle dichiarazioni. Ricordiamo che sono state le tensioni in EU a rimandare i rialzi dei tassi in Canada, perché il primo rialzo era previsto proprio per questa settimana.

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