Manovra, ai tedeschi non è piaciuta

Nella cultura popolare il contrasto che oppone italiani e tedeschi è proverbiale, e trova la sua fonte di alimentazione nelle impostazioni mentali che differenziano il rilassato approccio mediterraneo da quello nordico e rigoristico.

Anche per quanto riguarda la manovra da 24 miliardi approvata dal governo italiano, i tedeschi si trovano poco concordi, e dalle pagine del settimanale “Der Spiegel” lanciano un attacco al piano Tremonti, che giudicano approvato in fretta e furia, sotto la minaccia di dimissioni dello stesso ministro dell’Economia.
La politica fiscale italiana viene ritenuta inadeguata a rimettere in sesto il nostro paese, per cui il rischio sembra imminente: “L’Italia sta per essere schiacciata da un’ondata di debiti in maturazione peggiore di quella della Grecia pari in totale a 1/3 del Pil” è l’avvertimento lanciato.

Dopo i segnali contrastanti provenienti del mercato, anche dalla nazione leader d’Europa giungono verbi di dissenso al generale ottimismo caldeggiato dal governo italiano sulla manovra, tuttavia, al contrario di Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, che ha avanzato critiche al piano anti crisi, stamane il governatore di Bankitalia Mario Draghi ha promosso l’azione di governo senza aggiungere alcuna valutazione sulla qualità delle misure. Dragi, infatti, ha unicamente confidato un sostanziale apprezzamento sull’intervento.
Tra polemiche e attacchi il giallo sulla manovra si infittisce e solo l’esito finale della sua applicazione sarà in grado di sancirne la reale efficacia.

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