Tempi duri per Liberty. Il gruppo, conosciuto in tutto il mondo per le fantasie floreali dei suoi tessuti, è stato costretto a vendere lo storico department store nel cuore di Londra. Gli acquirenti? Un gruppo di investitori privati che si sono aggiudicati l’esclusivo palazzo in stile Tudor per la modica cifra di 42 milioni di sterline.
Denaro che servirà alla compagnia per rimborsare parte del debito accumulato negli anni della crisi.
L’operazione alleggerirà la pressione finanziaria sulla società che ha chiuso il primo semestre del 2009 già con 24 milioni di debito netto. Gli affezionati del retailer di lusso, però, possono stare tranquilli: i vertici dell’azienda, controllata da MWB Group Holdings, assicurano che presto verrà aperto un nuovo spazio in una delle vie dello shopping più trafficate di Londra. «Il prezzo di vendita – ha dichiarato in un comunicato Liberty – rappresenta un consistente surplus di valutazione che riflette l’aumento della domanda di immobili nel centro di Londra». Per il completamento della trattativa manca solo l’approvazione degli azionisti, prevista per il mese di aprile. Per Liberty, la vendita arriva in un momento di transizione che potrebbe concludersi con l’acquisto della compagnia. Segnali di interesse da potenziali acquirenti sono già arrivati. Gli esperti del settore ipotizzano che dietro tutto ci sia BlueGem Capital Partners, un fondo di private equity istituito dagli ex banchieri Merrill Lynch per investire in aziende in Italia e nel Regno Unito. Marco Capello, fondatore e managing partner di BlueGem, però, si è rifiutato di lasciare qualsiasi dichiarazione.
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