Banche sotto tiro in tutta Europa, a seguito del rapporto della Bce diffuso ieri sulla stabilità finanziaria, che anticipa consistenti future svalutazioni per gli Istituti del Vecchio Continente. Il Financial Stability Report, presentato dal vice Presidente uscente Luca Papademos anticipa ulteriori svalutazioni per circa 90 miliardi quest’anno e 105 miliardi l’anno prossimo. In totale, il settore finanziario dovrà sopportare ancora 195 miliardi di perdite su crediti nel biennio 2010-2011, anche se i rischi sistemici sono diminuiti nell’ultimo semestre.
Finora, a fronte del deterioramento della qualità dei prestiti, le banche hanno fatto accantonamenti pari a 238 miliardi, ma a fronte delle previsioni Ue sono previste ulteriori accantonamenti e per questo il sistema bancario dell’Eurozona è destinato ad una redditività contenuta nel medio termine.
Sui listini, l’indice settoriale EuroStoxx Banks resta in apnea, segnando a metà giornata un ribasso del 3,7%. Fra i maggiori istituti europei si segnalano le pesanti perdite di Barclays che flette del 3% e Royal Bank of Scotland (-2%). In Francia proseguono al ribasso Société Generale (-5,3%) e Bnp (-2,2%), mentre Commerzbank scende del 2,6%. A Milano, Unicredit lascia sul terreno oltre il 6%, Intesa SanPaolo -5,41%, Banco Popolare -4,5%, seguiti da Ubi Banca Popolare di Milano -3,6%, Bmps -3,8%.