Mercati – La crescita globale non è a rischio

Prosegue la situazione di incertezza sui mercati finanziari, con gli investitori che stanno cercando di interpretare una serie di fattori di criticità (indebitamento dell’Eurozona e regolamentazione del settore finanziario fra tutti) e di capire se essi siano scontati o meno nei prezzi di borsa. Il primo e senz’altro il principale tra questi è la crisi del debito dei Paesi dell’Eurozona: in particolare l’attenzione è posta sulla portata degli effetti che i tagli alla spesa pubblica, che i governi di tutta Europa, a differenza degli USA, stanno avviando in questi giorni, potranno avere sulla crescita economica e sui risultati delle società (in termini di minore fatturato e utili). Se da un lato appare pacifico asserire che tali misure produrranno un rallentamento dell’economia, dall’altro una loro quantificazione appare difficile, ma a nostro avviso non sarà tale da mettere al repentaglio la crescita economica a livello mondiale.
 
Il forte calo settimanale della volatilità, con l’indice Vix che ha chiuso a 32.1 dai 40.1 punti di settimana scorsa, si scontra comunque su valori elevati e ben superiori rispetto alla media di lungo periodo pari a 20.
Riteniamo che nelle prossime settimane proseguirà l’attuale situazione di incertezza caratterizzata da marcata volatilità, che potrebbe raggiungere livelli particolarmente stressati nel caso di news negative, tuttavia vediamo concretizzarsi al tempo stesso le possibilità di un rimbalzo allorquando sul mercato inizierà a prendere piede la convinzione che le azioni ,e più in generale tutte le asset class rischiose, potrebbero essere state ipervendute nelle ultime settimane se considerate in un’ottica di medio termine. Per quanto concerne gli investimenti azionari continuiamo a mantenere un approccio prudente ma siamo al tempo stesso pronti a sfruttare eventuali sell-off al fine di accumulare posizioni a prezzi particolarmente depressi.
 
Segnaliamo che una debolezza dell’Euro su questi livelli potrebbe rappresentare un’importante arma di difesa per le aziende europee, seppure dovranno fare verosimilmente fronte ad una domanda più debole rispetto alle aspettative di qualche mese fa, sopratutto per quelle votate all’export, ma anche per quelle che subiscono la concorrenza delle importazioni da USA e Cina (lo Yuan si e’ apprezzato di oltre il 20% contro Euro da inizio Dicembre).

La società di gestione Albemarle, alla quale appartiene Atlante Sicav, colloca attualmente i propri fondi Eurobond, Euroflex, Target Italy, ed a breve il Greater China, presso Allfunds, Banca Etruria, Federico Del Vecchio, Ifigest, Passadore, Patrimoni e Sella, ai quali si aggiungeranno nei prossimi mesi nuovi collocatori.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!