Italia, è allarme cds

Una cosa è certa: il credit default swap, o cds che dir si voglia, dopo la crisi partita nel 2007 è diventato un vero e proprio spauracchio per i mercati. Come si sa, i cds, al pari dell’investimento in opzioni su azioni, possono essere usati come strumenti speculativi, dando la possibilità di realizzare un grosso profitto da variazioni nel merito di credito di una società; ed è partendo da questa considerazione che il continuo apprezzamento dei cds Italia, ormai ben oltre quota 200 bps, ha fatto scattare l’allarme tra gli operatori nostrani

Secondo quanto riportato su Wall Street Italia il record odierno è segno della mancanza di fiducia dei mercati nel governo Berlusconi, sopratutto alla luce delle tensioni tra il premier e il ministro dell’Economia Tremonti seguite la settimana scorsa al varo della manovra.

Si dice che la speculazione abbia preso di mira l’Italia in quanto essa rappresenterebbe una degli anelli deboli del sistema euro; che si tratti in modo specifico di un blitz concertato lo dimostrerebbe il fatto che gli hedge funds e le grandi banche internazionali stiano colpendo solo i paesi facenti parte del gruppo PIIGS/”Club Med”, di cui noi siamo soci onorari, lasciando tranquilli gli altri. Inoltre, mentre il CDS Italia ha toccato in queste ore il nuovo top storico, i CDS di Germania e Francia sono assolutamente invariati e quello della Spagna viaggia solo di pochi punti sopra al CDS Italia.

In attesa di ulteriori sviluppi non resta che, è il caso di dirlo, rimanere all’erta.

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