Lo spettro di un rialzo dei tassi Usa raffredda i listini

Cominciata con sprint, la giornata per le piazze europee si è conclusa positivamente ma con qualche nuvola all’orizzonte. Complice Wall Street, che dopo un avvio in rialzo, sostenuto dai dati macro sulla disoccupazione settimanale (-10.000 richieste di sussidio), è calata dai massimi dopo i numeri sugli ordini all’industria di aprile (+1,2%), che si rivelano più deboli delle attese (+1,4%).

Alle 17.30 l’indice Dow Jones è stabile a +0,01%, lo Standard & Poor’s 500 sale dello 0,04 e il Nasdaq dello 0,12%.

Nemmeno le dichiarazioni del presidente della Fed di Atlantia Dennis Lockhart sui tassi di interesse hanno dato una mano ai listini: “l’economia – ha detto Lockhart – è forte abbastanza che la Federal Reserve dovrebbe cominciare a pensare a un aumento dei tassi”, aggiungendo che “la disoccupazione probabilmente rimarrà elevata per un certo periodo e che la banca centrale non dovrebbe attendere troppo prima di tirare le redini”.

In Europa, i listini hanno chiuso con rialzi al di sopra dell’1%, spinti dalle buone notizie del giorno prima, sempre provenienti dagli Usa, sulle vendite delle case (+6% ad aprile) e sul mercato automobilistico. A trainare i rialzi è stata Parigi (+1,56%), seguita da Milano (+1,51%) e dal Dax (+1,29%). Più cauta Londra, che ha chiuso con un rialzo dell’1,13%.

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