Eurozona: cresce il PIL ma aumenta anche l’inflazione

Nel primo trimestre il PIL dell’Eurozona è salito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente. Una crescita guidata soprattutto dalla ricostituzione delle scorte e dall’aumento della spesa pubblica. E’ quanto emerge dai dati diffusi da Eurostat.

La crescita dello 0,2% del PIL è stata determinata soprattutto dal contributo positivo delle scorte per 0,8 punti e della spesa pubblica per 0,1 punti. Negativo il contributo dei consumi -0,1 punti, degli investimenti -0,2% e delle esportazioni nette -0,5 (esportazioni +0,9 punti, importazioni -1,4 punti). Infatti i consumi della famiglie hanno registrato una contrazione pari a -0,1%, gli investimenti pari -1,1%, le esportazioni sono salite del 2,5%, molto meno delle importazioni +4%. La spesa pubblica è invece salita dello 0,6%.

 

Per quanto riguarda l’Italia il PIL, nel primo trimestre, ha mostrato un incremento dello 0,5%. Nel quarto trimestre dello scorso anno, il Pil italiano aveva mostrato un calo dello 0,1%. Rispetto agli altri paesi dell’Eurozona, l’Italia si mostra in buona posizione. Il PIL della Germania ha mostrato un incremento dello 0,2%, mentre quello della Francia è salito dello 0,1%. La Grecia ha mostrato una contrazione dello 0,8%, mentre il Portogallo ha fatto registrare un balzo in avanti dell’1%. Tra gli altri paesi europei, la Gran Bretagna ha mostrato un incremento dello 0,3%.

Intanto aumenta la pressione inflazionistica nell’Eurozona. Questo dato emerge dall’indice Ecri (Economic Cycle Research Institute) che rappresenta un segnale  dell’inflazione. L’indice è salito ad aprile a 96 punti (+4,1 punti rispetto a marzo) toccando il massimo dei 18 mesi.

 

 


 

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