Impregilo, pg Cassazione chiede annullamento sequestro

Potrebbe essere giunta ad una svolta definitiva la saga processuale dell’Impregilo relativa all’inchiesta sullo smaltimento dei rifiuti in Campania. Oggi il procuratore generale della Cassazione ha chiesto l’annullamento senza rinvio del provvedimento di sequestro per la società presieduta da Massimo Ponzellini e il conseguente rigetto del ricorso della procura di Napoli.

I giudici della Cassazione sono chiamati ad esprimersi su due ricorsi — uno presentato da Impregilo, l’altro dai pm di Napoli — contro la decisione del Tribunale del riesame partenopeo, che lo scorso febbraio ha ridotto di circa 500 milioni di euro, portandolo da 750 milioni a circa 266 milioni, l’ammontare di un sequestro preventivo nei confronti di Impregilo e delle controllate Fibe e Fisia Italimpianti.

Se la corte accogliesse le richieste del procuratore generale verrebbe annullato il sequestro, secondo le fonti citate dall’agenzia Reuters.
Il provvedimento che bloccava al gruppo e alle controllate crediti e anticipi per un totale di circa 750 milioni di euro era stato emesso dal gip di Napoli nel giugno del 2007 nell’ambito delle indagini sul ciclo di smaltimento dei rifiuti solidi urbani in Campania, poi scaturite nel processo in corso a Napoli nel quale sono imputati l’ex presidente della Regione nonché ex commissario per l’emergenza rifiuti in Campania Antonio Bassolino, l’ex AD di Impregilo Pier Giorgio Romiti, la stessa società e altri 30 fra persone e società.

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