Blueindex, Unicredit: le grandi manovre spingono il titolo in negativo

Le indiscrezioni su di un possibile cambio al vertice di Unicredit non piacciono al mercato. Così, nonostante la promozione di Credit Suisse sul titolo di Piazza Cordusio, metà giornata l’azione cede del 3,78%, meno del Banco Popolare (-2,7%), anch’esso consigliato dagli analisti elvetici, e più di Pop Milano (-4,06%) e Intesa (-4,42%), che soffre il downgrade di giudizio.

Secondo quanto riportato questa mattina da Milano Finanza, il recente rafforzamento del fondo Aabar avrebbe sconvolto gli assetti proprietari e destato la preoccupazioni non solo delle fondazioni, già in allerta da quando l’ad Alessandro Profumo aveva avviato il progetto di banca unica, ma anche degli azionisti privati, che puntano ad offrire la vicepresidenza a Luigi Maramotti, patron di Max Mara, azionista di riferimento del Credem e attuale consigliere di Piazza Cordusio.  L’industriale emiliano, forte dell’appoggio della famiglia Pesenti, già ai tempi del bancone aveva sollevato perplessità sull’assetto gestionale dell’istituto, spingendo i vertici alla scelta di un country  manager per l’Italia.

Le perplessità sarebbero rinate pochi giorni fa, quando il management di Unicredit ha spiazzato tutti con la notizia dell’entrata di Aabar nel capitale della banca. Da qui l’intenzione, da parte dei grandi soci, di chiedere una maggiore partecipazione alla gestione, con Maramotti vice-presidente.
 

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!