Il peggio per l’euro deve ancora venire

Secondo quello che Bloomberg definisce l’analista più “raffinato” sul mercato, l’euro è destinato a indebolirsi ancora, tanto da raggiungere la parità con il dollaro. Lo afferma Shaun Osborne, il chief currency strategist della TD Securities di Toronto, secondo il quale il problema deriverebbe dai bond che la Banca centrale europea continua a comprare per supportare l’economia dei singoli stati.

Secondo Osborne, nel terzo trimestre l’euro arriverà a quota 1,13 dollari per passare a 1,08 dollari entro la fine del 2010 e giungere vicino alla parità nel 2011, quando riprenderà a salire. La previsione di Osborne, secondo quanto riporta Bloomberg, è condivisa da altri nove analisti che sottolineano che l’euro si è impoverito del 15% sul dollaro nella prima metà del 2010  anche grazie ai notevoli problemi finanziari della Grecia, del Portogallo e dell’Irlanda.

L’euro, attualmente condiviso da 16 Stati è salito oggi dello 0,5% a 1,2596 dollari, una buona notizia che però è ancora lontana dagli 1,51 dollari della fine del 2009. Sono dunque diversi gli analisti che credono che la rovinosa caduta dell’euro sul dollaro  non sia ancora finita. Secondo Callum Henderson, un analista di Singapore, l’euro si riprenderà nel 2012.

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