Ecofin promuove la manovra italiana e dà il via libera all’Estonia in Eurozona

 L’Ecofin ha valutato positivamente la manovra italiana per riportare entro il 2012 sotto il 3% il rapporto deficit/pil. In realtà la notizia era già stata anticipata nella giornata di ieri, ma oggi arriva la conferma dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti, al termine della riunione dei colleghi dei 27 a Bruxelles.

«Sull’Italia – ha precisato Tremonti – la valutazione è che sono state adottate misure adeguate ed effettive, perfettamente in linea con gli impegni presi». Il ministro ha poi chiarito che «su alcuni Paesi» l’Europa ha detto di «non essere del tutto contenta» delle misure che sono state prese per riportare sotto controllo i loro deficit. «La manovra italiana – ha aggiunto Tremonti – viene considerata un provvedimento molto serio. Non bisogna limitarsi al folklore – ha quindi proseguito il ministro – ma guardare alla sostanza, Le critiche aiutano, ma devono essere serie, costruttive, non superficiali». 

Il direttore generale del Tesoro, Vittorio Grilli, ha quindi spiegato come l’Ecofin, pur avendo dato il via libera alle misure prese da tutti i Paesi in procedura di infrazione (tra cui anche Francia, Germania, Regno Unito, Spagna e Portogallo), ha in particolare espresso apprezzamento «per i Paesi che hanno già dettagliato le misure correttive, tra cui l’Italia». «Mentre i Paesi che hanno solo annunciato le manovre – ha aggiunto – sono stati invitati a dettagliare al più presto le misure che intendono prendere».

E l’Italia non sembra rientrare in questi paesi. Infatti, “il governo italiano ha agito conformemente alle raccomandazioni del Consiglio”, secondo cui Roma deve «riportare il deficit sotto il 3% entro il 2012 e realizzare sforzi medi di bilancio annuali pari ad almeno lo 0,5% del Pil nel periodo 2011-2013».

Intanto a partire dal primo gennaio 2011 saranno 17 i Paesi che adottano l’euro. I ministri finanziari della Ue hanno dato oggi il via libera all’ingresso dell’Estonia fissando il tasso di conversione definitivo della moneta locale in 15,466 corone estoni per un euro. L’allargamento della zona euro – il quarto dalla sua adozione nel 2002, dopo quelli a favore di Slovenia (2007), Cipro e Malta (2008) e Slovacchia (2009) – è già stato approvato dal Parlamento Europeo. La decisione dell’Ecofin era l’ultimo passo prima dell’adozione della moneta europea da parte dell’Estonia. 

Infine l’Unione Europea ha aperto la procedura di deficit eccessivo contro quattro dei suoi nuovi Paesi membri – Cipro, Danimarca, Finlandia e Bulgaria – elevando così a 24 (su 27) il numero degli Stati richiamati all’ordine da Bruxelles. Nel caso di Cipro e Danimarca «il Consiglio ha deciso che, sulla base delle prospettive economiche presentate dalla Commissione, ci sono circostanze speciali, tenendo conto dell’impatto della crisi economica globale, per cui la correzione del deficit avverrà nel medio periodo piuttosto che nel breve».
 

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