Borse europee sotto-tono, a Milano Fiat e bancari in vista

Le Borse europee hanno avviato le contrattazioni in calo, risentendo delle indicazioni di prudenza di Ben Bernanke, il numero uno della Fed. Il banchiere ha gelato l’entusiasmo degli investitori affermando che la ripresa americana procede a passo lento e resta incerta.

A metà mattina, però, è stato annunciato che l’indice Pmi del settore manifatturiero dell’Eurozona è cresciuto in modo inatteso a 56,5 nel mese di luglio, contro una stima di 55,2 e un dato precedente di 55,6. Non solo. I nuovi ordini industriali nell’Eurozona a maggio sono aumentati inoltre del 3,8% su base mensile e del 22,7% su base annua.

Queste buone notizie oltre che i conti buoni di Fiat, presentati ieri e le valutazioni positivi di Societe Generale, hanno fatto spiccare il volo al titolo Fiat (+2,12%), dopo il balzo di oltre il 6% della vigilia.  

Dopo un avvio sotto tono, hanno ripreso a correre le banche, mentre sale l’attesa per il risultato degli stress test. Il Messaggero sostiene che i cinque istituti italiani che si sono sottoposti all’esame hanno buoni fondamentali, con un indice ‘tier 1’ ben al di sopra della sufficienza.

Nel dettaglio Unicredit guadagna il 2,3%, Ubi il 2,6% e IntesaSanPaolo il 3,13%. Ed ancora, se Mps mette a segno un rialzo del 3%, Banco Popolare registra un +2,28%. Vanno bene anche le Bpm (+2,2%), nonostante la banca non faccia parte della rosa dei 91 istituti europei soggetti agli stress test. 

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