Trimestrali Europa, bilancio di una settimana

Ottava in lieve rialzo per i principali listini internazionali, in un contesto in cui le indicazioni incoraggianti giunte dalle trimestrali europee, in gran parte migliori rispetto alle attese, sono state parzialmente controbilanciate da un atteggiamento di cautela alla luce delle dichiarazioni poco confortanti sulla ripresa dell’economia americana da parte del presidente della Federal Reserve di Saint Louis, oltre che da dati macro sotto le aspettative degli analisti arrivati sia dal Giappone sia dagli Stati Uniti.

Sul fronte corporate, in Usa le prospettive non positive annunciate da Nvidia e Symantechanno penalizzato i produttori di chip, facendo aumentare i dubbi sulla domanda per la componentistica nel settore tecnologico. Entrambe le società hanno tagliato le attese per il prossimo trimestre, dando così ulteriore peso ai timori che l’economia stia crescendo con un passo più lento rispetto alle attese.

In Europa, indicazioni positive dalle trimestrali diffuse in questi giorni. In particolare, in evidenza il comparto bancario dopo i conti superiori alle attese rilasciati dalla svizzera Ubs e dalla tedesca Deutsche Bank. La prima ha evidenziato un utile netto pari a 2,01 miliardi di franchi dopo una perdita di 1,4 miliardi di franchi del 2Q09. Il risultato è superiore alle stime degli analisti di 1,12 miliardi di franchi.

Per il futuro del gruppo l’Ad Oswald Gruebel si è detto fiducioso. Deutsche Bank ha chiuso il secondo trimestre con un utile pretasse di 1,52 miliardi di euro, in linea con le attese grazie a minori accantonamenti su crediti a fronte di una debole attività di investment banking. L’istituto tedesco, che nel periodo ha realizzato un utile netto di 1,2 miliardi di euro e ricavi di 7,2 miliardi di euro, ha ribadito l’obiettivo di 10,0 miliardi di euro di utile prestasse a livello di gruppo per l’anno prossimo. Tra le auto, bene la tedesca Volkswagendopo aver riportato nel 2Q10 un utile netto di EUR1,25 mld, in deciso aumento dai 283,0 milioni di euro del 2Q09 e oltre le attese di EUR730,0 milioni di euro. In salita anche i ricavi, a 33,16 miliardi di euro dai 27,2 miliardi di euro di un anno fa e soprale aspettative di 29,3 miliardi di euro.

Volkswagen si aspetta di archiviare il 2010 con ricavi e utili in forte aumento rispetto all’esercizio precedente. Peugeot, il secondo maggiore gruppo automobilistico europeo ha archiviato il 1H10 con un utile pari a EUR680,0 mln rispetto alla perdita netta di EUR962,0 mln del 1H09 e ricavi a 28,394 miliardi di euro (+20,8%) grazie in particolare al successo dei nuovi modelli. Gli analisti si attendevano utili per EUR416,7 mln e ricavi a 28,3 miliardi di euro. Per il resto dell’anno il gruppo si attende uno scenario europeo piuttosto difficile (mercato continentale atteso in calo del 7% nel 2010), aggiungendo però che la divisione auto sarà “prossima alla parità nel secondo semestre”.

Il gruppo tedesco dei semiconduttori Infineonha riportato nel 3Q10FY ricavi a 1,21 miliardi di euro, in rialzo del 59% rispetto al corrispondente periodo del 2009, mentre l’utile netto è salito a EUR126,0 mln, EUR0,11 per azione, contro la perdita di EUR23,0 mln dell’anno prima. I dati sono superiori alle attese (1,13 miliardi di euro i ricavi e EUR0,10 l’Eps). Rivista al rialzo la guidance 2010 sui ricavi e aumentati gli investimenti dell’anno da EUR300,0 a EUR400,0 mln. Siemens ha archiviato il 3Q10FY con un aumento dei ricavi e degli ordini ed ha rivisto al rialzo le guidance sul 2010. In evidenza anche i titoli telefonici dopo una raffica di trimestrali nel settore, a partire da France Telecom e Telefonica che hanno diffuso conti migliori rispetto alle stime. Bene anche British Telecom dopo aver reiterato l’outlook sul 2010.

Per l’Italia, il gruppo Eni ha chiuso il 2Q10 con un utile netto adjusted (senza le componenti straordinarie) di 1,63 miliardi di euro, in rialzo dell’80,2% rispetto allo stesso periodo del 2009, mentre sul semestre il rialzo si attesta al 29,5% a 3,45 miliardi di euro. I dati sono migliori rispetto alle attese degli analisti, che erano per un utile netto di 1,479 miliardi di euro. Nel trimestre l’ebit adjusted del gruppo petrolifero di attesta a 4,13 miliardi di euro (3,991 miliardi di euro il consensus), in rialzo del 61,9% rispetto al 2Q09. Nel semestre l’ebit raggiunge quota 8,46 miliardi di euro, in crescita del 34,2%. Il Cda ha deciso di proporre un dividendo interim di EUR0,50 per azione, in linea con quello del 1H09 da mettere in pagamento a partire dal 23 settembre con stacco cedola il 20. Enel ha archiviato il 1H10 con un utile netto di 2,425 miliardi di euro, in calo del 31,2% rispetto al 1H09 che si era avvantaggiatodi componenti straordinarie. L’Ad Fulvio Conti ha detto di “prevedere un margine operativo lordo per l’intero 2010 superiore a quello già indicato al mercato”, pari a 16,0 miliardi di euro.

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