Nomura: Fed verso una politica monetaria espansiva

Ancora un dato macro negativo proveniente dagli Usa. L’indice Ism relativo al settore manifatturiero statunitense di luglio è sceso infatti a 55,5 dai 56,2 di giugno. Meglio del consensus, che si attendeva un dato a quota 54,1. Si tratta comunque del terzo mese consecutivo di rallentamento, ma il dato resta comunque superiore al minimo toccato lo scorso dicembre.

Quello sull’Ism è solo l’ultimo di una serie di indicatori che nelle scorse settimane hanno preoccupato gli economisti e proprio per questo appare sempre più probabile il ritorno ad una politica monetaria espansiva da parte della Fed. Lo ha predetto Nomura, sottolineando che il recente rallentamento e le aspettative di inflazione rendono urgente il ritorno a delle politiche monetarie non convenzionali. Il cosiddetto quantitative easing, che la stessa Federal Reserve aveva interrotto a marzo, persuasa dell’arrivo di tempi migliori. 

Recentemente il presidente della Fed Ben Bernanke, interpellato dai politici, aveva spiegato che esistono tre modi per stimolare la crescita: dall’uso di un linguaggio più convincente per persuadere gli investitori che il rischio di una deflazione è lontano alla riduzione dei tassi di interesse che il Fomc paga sulle riserve in eccesso, fino al riacquisto di titoli ad alto rischio alle banche.

Secondo Nomura già in occasione dell’incontro del 10 agosto il Fomc potrebbe decidere di avviare una di queste tre opzioni. 

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