LVENTURE TIRA IL FIATO – LVenture Group cala a 76,45 centesimi euro per azione, con circa 320 mila titoli scambiati finora, dopo che ieri la holding di partecipazioni che investe in startup digitali era salita del 5%, toccando i massimi dal 2015 e portando a +36% il guadagno da inizio anno, in scia ai conti 2016 e all’aggiornamento del piano: a seguito della fusione per incorporazione di EnLabs in LVenture Group, infatti, il Piano Industriale 2017-2020 prevede ora investimenti per circa 3 milioni di euro l’anno nell’arco del piano e plusvalenze di circa 1,5 milioni di nel 2018, mentre il 2019 dovrebbe essere raggiunto il break-even operativo.
40 STARTUP IN PORTAFOGLIO – Il valore degli investimenti in portafoglio (40 startup per due acceleratori) è aumentato lo scorso anno del 45% a 9,47 milioni di euro, dopo che nel 2016 LVenture Group ha definito 29 operazioni di investimento impiegando in tutto 2,3 milioni di euro (+4% rispetto al 2015). I ricavi sono stati pari a 1,75 milioni di euro, in crescita del 88% su base annua, mentre l’Ebitda è risultato negativo per 1,05 milioni rispetto ai -1,15 milioni del 2015 e il risultato netto è stato negativo per 1,9 milioni di euro.
PRIMA EXIT E AUMENTO ALLE SPALLE – Nel 2016, ha ricordato Luigi Capello, amministratore delegato di LVenture Group, è stata registrata “la prima exit di una startup di portafoglio, dimostrando che investire nei talenti crea valore per l’intero ecosistema italiano e per i nostri azionisti”, oltre ad aver chiuso “un importante aumento di capitale”. Anche con la lieve correzione odierna il titolo tratta a valori superiori di oltre il 78% rispetto ai minimi toccati lo scorso dicembre, sfruttando tra l’altro la conferma del giudizio di Mediobanca Securities (“outperform” con prezzo obiettivo di 68 centesimi di euro per azione).