Hedge alla caccia di profitti

Tempi di crisi anche per i guru della finanza. A causa del rallentamento dei mercati e dell’economia i magnate degli hedge fund hanno deciso di rivedere il proprio portafoglio e limare alcune posizioni, rafforzandone altre nella speranza che il proprio intuito li porti a guadagnare nuovi denari. 

Le società quindi hanno comunicato alla Sec quelle che sono le nuove posizioni. E dai dati indicati si apprende un calo del valore del Soros Fund del 42% in seguito alla riduzione delle quote in At&t e in JPMorgan.

La Berkshire Hathway invece si rafforza in Johnson&Johnson, ma taglia la propria partecipazione in Procter&Gamble e Kraft Foods ed entra in Fiserv, provider di information technology. In questo modo alla fine del secondo trimestre, Berkshire Hathaway ha un portafoglio di 46,4 miliardi di dollari in titoli di aziende americane e risulta il maggiore azionista, con una quota invariata, in American Express, Coca Cola e Wells Fargo.

Nel secondo trimestre la società di Buffet ha speso 1,64 miliardi di dollari in nuove azioni per il proprio portafoglio investimenti, vendendo contemporaneamente titoli per 427 milioni di dollari. La quota in Johnson&Johnson è stata aumentata del 73% a 41,3 milioni di azioni. «Allo stesso tempo il valore del miliardario investitore George Soros – riferisce il Wall Street Journal – è sceso del 42% a 5,1 miliardi di dollari alla fine del secondo trimestre.

Soros Fund Management ha ridotto la propria posizione in At&t e JPMorgan, cedendo rispettivamente 4,1 e 2,5 milioni di titoli. La quota di Soros in At&t è ora pari a 12,2 milioni di dollari e quella in JPMorgan a 3,9 milioni di dollari.

Mentre l’hedge fund manager John Paulson si è invece rafforzato nell’industria dei servizi finanziari, con nuove quote in Goldman Sachs, PMI Group e Popular. 

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