Bernanke promette altre misure e la Borsa sale

C’era grande attesa per le parole del  presidente della Fed, Ben Bernanke, che oggi è intervenuto a  Jackson Hole in Wyoming nel corso dell’incontro annuale della Federal Reserve di Kansas City. Nonostante il numero uno della Fed abbia sottolineato che l’economia a stelle e strisce abbia rallentato più del previsto, il numero uno della Banca Centrale Usa ha sottolineato di non vedere alcun “significativo rischio deflazione” anche se il “rilancio economia è ben lungi dall’essere raggiunto”.

La crescita di recente è stata “meno vigorosa di quanto ci aspettassimo” ma ci sono le “precondizioni” per un’accelerazione nel 2011, ha detto. Il periodo di “profonda contrazione economica è finito, abbiamo assistito a una stabilizzazione nell’attività economica globale e all’inizio di una ripresa. Comunque anche se la domanda, la produzione e l’occupazione stanno crescendo ormai da un anno, il tasso di crescita economica è apparso meno vigoroso di quanto ci aspettassimo”, osserva Bernanke. La maggiore preoccupazione, spiega, è l’elevato tasso di disoccupazione e questo perché “un’alta disoccupazione non solo ha costi pesanti per chi non ha lavoro e per le loro famiglie, ma pone anche rischi alla sostenibilità della ripresa con i suoi effetti sui redditi delle famiglie e sulla fiducia”.

In ogni caso, il Federal Open Market Commitee “intende mantenere condizioni finanziarie accomodanti per sostenere la ripresa. Continueremo a monitorare gli sviluppi economici da vicino e a valutare se ulteriori allentamenti monetari sarebbero utili. In particolare, il Fomc è preparato a fornire” ulteriori aiuti “attraverso misure non convenzionali se sarà necessario, soprattutto se le prospettive dovessero peggiorare significativamente. Il problema ora non è se abbiamo o meno gli strumenti per aiutare la ripresa e combattere contro la disinflazione: li abbiamo. Il problema è valutare se i benefici di ogni strumento, in termini di stimoli ulteriori, superano i costi e i rischi di utilizzare tali strumenti”. “Nonostante i tassi siano vicini allo zero, la Fed ha numerosi strumenti e strategie per fornire ulteriori stimoli”, aggiunge Bernanke.

“Per gli Stati Uniti scivolare in deflazione non è un rischio significativo. Il Fomc farà tutto quanto in suo potere per assicurare che la ripresa economica continui. In linea con il nostro mandato, la Fed è impegnata a promuovere la crescita economica e dell’occupazione. E visto che un ulteriore, significativo indebolimento delle prospettive economiche sarebbe probabilmente associato a un’ulteriore disinflazione, attualmente non c’è alcun potenziale conflitto fra gli obiettivi di sostenere la crescita e l’occupazione, e quelli di mantenere la stabilità dei prezzi”. Anche con tutta la buona volontà da parte della Fed, Bernanke ha però sottolineato che “sul mercato del lavoro si assisterà a una ripresa dolorosamente lenta” e che “i banchieri centrali da soli non possono risolvere i problemi economici”.

Intanto  le parole di Bernanke ha fatto bene alle piazze finanziarie del Vecchio Continente. A Parigi il Cac 40 ha chiuso con un progresso dello 0,93% a 3.507 punti, mentre a Londra il Ftse ha guadagnato lo 0,89% a 5.201. Bene anche Francoforte (+0,65%) e Amsterdam (+0,90%) che si allineano al resto dei mercati europei come Portogallo (+0,62%) e Spagna (+1,54%).

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