Segnali “incoraggianti” arrivano dallo spaccato del Pil, con un deciso aumento degli investimenti (+3,9% su trimestre): giocano un ruolo gli incentivi all’auto, scaduti con il secondo trimestre ma – dicono i due economisti – c’è una forza “genuina” della spesa per investimenti. Bene anche il “marcato” rialzo dell’export (+3,3% su trimestre), mentre i consumi sono rimasti “piatti” rispetto ai tre mesi precedenti.
È invece “da tenere d’occhio con attenzione nei prossimi trimestri” – secondo Federico e Stroppa – l’aumento della spesa pubblica delle pubbliche amministrazioni, che «interrompe una sequenza di tre trimestri consecutivi in contrazione”. Peggiore delle stime, invece, la produzione industriale di luglio: +0,1% su mese dopo aumenti medi dello 0,9% fra aprile e giugno, periodo nel quale “bisogna ricordare – scrivono gli economisti – che la forte crescita annua ha risentito del positivo effetto base dovuto al collasso dell’attività nella prima metà del 2009”.