Borse il dollaro riparte, ma l’Europa è fiacca

L’indice Ftse/Mib chiude gli scambi in calo dello 0,6% circa seppur in lieve recupero dai minimi intraday a 20.700 pts. Ansaldo STS si colloca tra i peggiori titoli del paniere con una flessione di quasi il 2%, deboli anche le utilities A2A (pesa il downgrade a sell deciso da GS), Terna e Snam RG in linea con l’andamento del settore di appartenenza. Luxottica si conferma best performance dopo la promozione a buy da parte di Deutsche Bank. Poco mossa Fiat alla vigilia dell’assemblea sullo spin-off.

L’indice EuroStoxx50 termina le negoziazioni in lieve calo, recuperando terreno nel finale grazie a Wall Street che è al momento positiva nonostante alcuni dati macro deludenti. Cede terreno il comparto oil&gas, lieve calo per i bancari mentre si muove in netta controtendenza il retail. A livello di singoli titoli, storna Deutsche Bank così come ripiega Agricole. Lettera per Crh e per Vinci nel settore delle costruzioni. Ben comprata Alstom tra gli industriali, denaro anche su D.Boerse. 

Sul fronte cambi In chiusura dei mercati europei il cambio Eur/Usd quota 1,30 mentre prosegue il recupero del dollaro vs lo yen con il cross ora a 85,60. Lato commodities, il Wti Usa scambia a USD75,40 al barile sull’attesa che l’oleodotto di Enbridge tra Canada ed Usa sia presto ripristinato. Intanto negli Stati Uniti le scorte settimanali di greggio sono scese di 2,49 mln di barili ad un totale di 357,37 mln (contro attese per un calo limitato a 2,2 mln).

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