Recessione finita?

Secondo il National Bureau of Economic Research, il più lungo periodo di stop dell’economia dal dopoguerra è finito ufficialmente lo scorso giugno 2009. Il risultato di tali dichiarazioni è stato un rialzo dei mercati azionari ed ora si comincia ad interrogarsi su quali possano essere le sorti dei mercati da qui a fine anno.

Ma facciamo un passo indietro e andiamo ad analizzare il rapporto causa-effetto tra le affermazioni che arrivano dall’America e l’osservazione empirica della realtà. I motivi che stanno alla base di questa tanto attesa comunicazione da parte degli Usa sono basati sulle definizioni teoriche che danno i testi economici secondo cui ci si trova in recessione quando quando il Prodotto interno lordo (PIL) reale diminuisce per almeno due trimestri consecutivi.

Perfetto, ci verrebbe da dire, peccato che da giugno del 2009 ad ora non si siano visti questi gran cambiamenti e che la fine della recessione sia accompagnata da un lento trascinarsi di nuove attese di dati confortanti da parte soprattutto di Usa ed Europa. Nella realtà la crescita tarda ad arrivare e questo ci verrà probabilmente confermato dai dati sul mercato immobiliare USA, notoriamente un leading Indicator per l’andamento economico, che sono attesi ancora inferiori alle aspettative (+0.7% vs precedente +1.7%).

Un altro spunto di riflessione che deve fare accendere un campanello d’allarme, è la possibilità che la Fed questa sera, nello statement accompagnatorio la decisione di non modificare il livello dei tassi, potrebbe rilasciare commenti su potenziali mosse di ulteriore quantitative easing. Inserire ulteriore liquidità nel sistema, dopo gli ingentissimi aiuti già stanziati in passato, non è proprio tipico di una fase di ripresa post-recessione e pensiamo che se dovessero davvero implementare un’azione del genere, il dollaro potrebbe nel medio periodo soffrirne le conseguenze.

La ripresa sta provando a divenire una realtà, questo lo riconosciamo, ma stenta a decollare, è paragonabile ad un aereo che cerca continuamente di staccarsi dalla pista di decollo, ma che inevitabilmente continui a ritoccare l’asfalto con il carrello per poi ritentare e per fallire ancora.
L’avverbio “dolorosamente” (riferito al modo in cui la ripresa economica verrà vissuta) utilizzato da Obama nelle scorse settimane, non è infatti stato pronunciato a caso (ci sono persone pagate profumatamente per decidere anche solo la più piccola parola da utilizzare nei suoi discorsi), e questo deve aiutarci a riflettere ulteriormente.

EurUsd – grafico giornaliero

Passiamo all’analisi tecnica e vediamo di trovare invece qualche spunto interessante per la giornata entrante.
L’immancabile eurodollaro appare ancora orientato nel breve/medio periodo a rialzo, sostenuto da una linea inferiore che per le prossime ore suggerisce un primissimo supporto a 1.3060. Come si nota da un grafico giornaliero la linea indicata si trova a metà strada fra le due medie esponenziali a 100 e 21 periodi che creano vanno a creare un ulteriore zona di supporto, di 40 punti, a questa idea.

Come già sostenevamo ieri la rottura della tendenza ribassista di lungo, mostrata venerdì, potrebbe rappresentare l’inizio di un movimento di ripresa della moneta unica che ha in 1.3330 il suo primo potenziale punto d’arrivo.
L’immagine di un cambio UsdJpy ancora in situazione di equilibrio continua ad essere la più evidente. Sino a che i prezzi non riusciranno ad oltrepassare a ribasso l’area di supporto suggerita da 85.38 e da 85.25 possiamo considerare il cambio ancora in una tendenza rialzista. 85.90 è invece il livello superiore testato talmente tante volte negli ultimi giorni da risultare potenzialmente un ottimo livello di breakout rialzista.

Come anche ieri, la situazione sul cambio EurJpy è molto simile a quella appena vista. In questo caso i due livelli importanti si trovano ad una distanza di 80 punti: precisamente 111.60 e 112.40 sono i due estremi del trading range degli ultimi due giorni.
L’inversione di più una figura del cable da ieri mattina potrebbe trovare un buon supporto non lontano dai prezzi attuali: continuiamo infatti a considerare 1.55 come bussola per anticipare i movimenti futuri del cambio.

Rottura a ribasso ripresa della volatilità contraria alla sterlina mentre una tenuta potrebbe condurre di nuovo i prezzi in zona 1.5730.
Il restringimento del trading range di GbpJpy degli ultimi giorni indica una potenziale svolta nelle prossime ore. I due punti da osservare sono dati da un supporto a 132.80/133 mentre sopra troviamo una resistenza a 133.70 (suggerita dalla linea di tendenza negativa che congiunge i massimi decrescenti successivamente al massimo a 135, visto la settimana scorsa).

Il nuovo massimo dal cambio AudUsd visto ieri a 0.9493 ha poi condotto ad un indebolimento dei prezzi. In questo caso non dovrebbe essere visto come un segnale negativo ma come invece una possibilità di entrare a favore della forte tendenza in atto. Un grafico orario mostra alla perfezione come questo possa essere fatto con l’ausilio della media mobile esponenziale a 100 periodi.

::::_

Eventuali pareri, notizie, ricerche, analisi, prezzi, o altre informazioni contenute in questo documento sono fornite come commento generale del mercato e non costituiscono un consiglio personale. FXCM Italia non accetta responsabilità per qualsiasi perdita o danno, compresi, senza limitazione, qualsiasi perdita di profitto, che potrebbe derivare, direttamente o indirettamente dall’uso o affidamento su tali informazioni. Il contenuto di questo documento è soggetto a modifica in qualsiasi momento e senza preavviso ed è previsto per il solo scopo di aiutare i trader a prendere decisioni di investimento indipendenti. FXCM Italia ha adottato misure ragionevoli per assicurare l’accuratezza delle informazioni contenute nel documento, tuttavia, non garantisce l’esattezza e non accetta alcuna responsabilità per eventuali perdite o danni derivanti, direttamente o indirettamente dal contenuto o la vostra incapacità di accedere al sito web, per qualsiasi ritardo o fallimento della trasmissione o la ricezione di eventuali istruzioni o avvisi inviati attraverso questo sito web. Questo documento non è destinato alla distribuzione, o all’utilizzo, da parte di qualsiasi persona in qualsiasi paese in cui tale distribuzione o l’uso sarebbe contrario alla legge o alla regolamentazione.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!

Tag: