Aste bond: buoni risultati per Irlanda e Grecia

Mercato obbligazionario sempre più hot. Nonostante il rischio default annunciato per l’Irlanda l’asta odierna sembra aver allontanato i timori.
Quest’oggi infatti Dublino ha collocato sul mercato titoli di stato a 4 e 8 anni per 1,5 miliardi, l’ammontare massimo prefissato. Positivo l’andamento della domanda che ha superato l’offerta di 5,4 volte sulla scadenza 2014 e di 2,9 volte su quella 2018.

In rialzo anche i rendimenti: per i bond in scadenza nel 2018 il tasso è salito al 6,023% dal 5,088% dell’asta di giugno scorso,e per i titoli in scadenza nel 2014 il rendimento è aumentato al 4,767% contro il 3,627% del collocamento di agosto. Dublino ha così superato il test del mercato dopo giorni di tensione per i timori a causa del debito accumulato dal Paese. 

 

Alla luce dei buoni risultati dell’asta odierna di titoli di Stato irlandesi, si è ridotto lo spread, il differenziale di rendimento, tra i bond decennali dell’Irlanda e il corrispondente bund tedesco. Il premio di rendimento dei titoli di Stato irlandesi decennali è in calo a 369 punti base dal livello record toccato ieri oltre i 400 punti. In calo anche i credit default swaps sul debito dell’Irlanda che segnano un ribasso di 24 punti base a 421,5 punti. Dublino ha comunicato in una nota che l’asta odierna garantisce «pieno finanziamento» fino alla prima metà del 2011 e che la prossima emissione di bond si terrà il 19 ottobre.


Ma l’attenzione non è stata occupata soltanto dall’asta targata Irlanda. Anche la Grecia questa mattina ha collocato sul mercato titoli di Stato a 13 settimane per un ammontare di 390 milioni di euro con un rendimento del 3,98%. La domanda ha superato di 6,25 volte l’offerta. 

 

 

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