Ue, la fiducia torna ai livelli pre-crisi

Una buona notizia: la fiducia delle imprese nella zona euro torna per la prima volta ai livelli pre-crisi. L’indicatore della Commissione Ue (il Business climate indicator) in settembre ha infatti fatto registrare un «modesto miglioramento» rispetto al mese precedente, ma quanto basta per tornare alla situazione del dicembre 2007, prima che scoppiasse la bufera sui mercati finanziari europei seguita dalla più profonda recessione del dopoguerra.

«Il livello dell’indicatore – spiegano gli esperti della dg Ecofin dell’esecutivo europeo – suggerisce come la ripresa nel settore industriale proseguirà nei prossimi mesi». In particolare – si spiega – «i manager dell’industria mostrano più ottimismo sulle prospettive della loro produzione e sulle previsioni relative agli ordini, soprattutto sul fronte del’export. Ma anche sulle aspettative che riguardano l’occupazione». Migliora in settembre anche l’Economic sentiment indicator, l’indice della Commissione Ue che misura la fiducia di tutte le imprese, non solo quelle del settore industriale, e dei consumatori. Il balzo più consistente si è registrato in Germania, con un miglioramento di ben 2 punti, mentre in Francia l’indice è rimasto stabile. La situazione della fiducia si è invece «deteriorata» in Polonia (-0,7), Italia (-1,2) e Regno Unito (-2,1).

I dati sulla fiducia dell’Eurozona non sono apparsi sufficienti a dare fiato alle borse del Vecchio Continente, che procedono caute e in leggero ribasso in attesa di conoscere il dato sulle richieste di mutui negli Usa, attesi per quest’oggi pomeriggio (ora locale). A metà giornata Milano scende dello 0,43%, trainata dai titoli finanziari.

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