Dopo svariate sedute con il segno meno torna il sereno sui mercati sostenuti dall’apertura in positivo di Wall Street. L’indice EuroStoxx 50 è salito del 2,12%, il Ftse Mib del 2,13%. Bene il Cac 40 (+2,25%), il Dax (+1,3%) e il Ftse 100 (+1,52%). Oltreoceano, i listini proseguono al rialzo con il Dow Jones a +1,22%, il Nasdaq a +1,97% e l’S&P 500 a +1,51%.
Le borse beneficiano di una sfilza di dati macro positivi e della nuova sterzata di politica monetaria accomodante da parte della Boj, che a sorpresa ha annunciato una riduzione del tasso di interesse in un range compreso tra lo 0 e lo 0,1% per contrastare gli effetti negativi della forza dello yen. In Europa, l’indice Pmi composito è sceso a 54,1 punti (da 56,2) ma meno delle attese (53,8). In Italia il settore terziario ha messo a segno il secondo mese consecutivo di espansione a settembre. Negli Stati Uniti l’Ism servizi di settembre è migliorato a 53,2 punti dal precedente 51,5 punti, superando il consensus medio pari a 52.
La reazione dei mercati non si è fatta attendere, con i titoli del settore bancario a trainare i rialzi. A Milano, sprinta Fonsai (+6,6%), sulle speculazioni attorno ai recenti acquisti del finanziere Vincent Bolloré. Forti progressi per Ubi Banca (+3,8%) e Intesa Sanpaolo (+3,87%). Bene i costruttori: Impregilo (+3,87%) e Buzzi (+3,67%) .